Ucraina, Kiev si riprende un pezzo di Kherson nonostante il referendum (Arkhanhelske e Myrolyubivka)
Dopo la ritirata da Lyman, sembra che la situazione russa sia divenuta difficile anche al sud, dove fino ad adesso resistevano con ordine. Zelensky: "Successi a Kherson". Autorità russe: "Situazione molto tesa"
Continuano le cattive notizie per il Cremlino: sono cominciate a trapelare notizie su una nuova controffensiva ucraina a sud, che ha già penetrato le prime linee russe intorno a Zolota Balka e riconquistato alcuni villaggi. Un teatro, quello del sud, in cui le linee di rifornimento russe sono molto fragili (le forze di Kiev hanno distrutti i ponti sul fiume Dnieper, rendendo possibile il rifornimento solo via zattera) ma sono comunque schierate alcune delle unità migliori dell'esercito di Mosca. Il presidente Zelensky ha già annunciato "successi nella regione di Kherson", mentre Vladimir Saldo, capo della regione di Kherson nominato dai russi, parla di "situazione molto difficile".
Sfondamento a Kherson: a rischio le migliori unità di Putin
Già da mesi le forze armate di Kiev pianificano e preparano una controffensiva per riprendere Kherson, capitale dell'oblast omonimo e unico capoluogo regionale occupato dai russi dall'invasione del 24 febbraio. Il piano prevedeva di sfruttare la posizione esposta dei russi in questo settore: Kherson è oltre di il fiume Dnipro, grande circa come il Mississipi, e dunque difficile da attraversare. Attraverso i lanciarazzi HIMARS, l'esercito ucraino ha distrutto i ponti sul Dnipro, rendendo rifornire la l'area molto difficile; intanto, bersagliano anche centri logistici e depositi di armi e munizioni.
Tuttavia, Mosca non vuole rischiare di perdere una conquista di tale importanza: sono dunque confluiti a Kherson moltissimi rinforzi, tra cui alcune delle migliori unità rimaste integre nel carnaio della guerra ucraina. Unità, per così dire, "intrappolate" a Kherson; cosa che ha poi facilitato moltissimo la controffensiva di Kharkiv, forse la più grande vittoria di Kiev di questa guerra.
Dunque, una Kherson in una situazione logistica difficile, ma comunque zeppa di buoni soldati: uno scenario difficile in cui le "spallate" di Kiev avevano fatto fatica ad avanzare, riconquistando qualche posizione ma senza successi risolutivi. Molti soldati di Kiev hanno lamentato la superiorità numerica del nemico e la solidità delle fortificazioni, che gli uomini di Mosca hanno avuto tempo in abbondanza per edificare.
Un attacco di circa due giorni fa sembra, tuttavia, avere ottenuto esiti più consistenti:
I dettagli operativi non sono ancora chiari, ma sembra che nell'attacco siano stati coinvolti tre battaglioni meccanizzati e almeno un battaglione di carri armati. Una potenza d'attacco notevole, che ha travolta le linee russe gettando le guarnigioni in una precipitosa ritirata. L'idea sembra forse essere quella di una manovra a tenaglia, con attacchi sia da ovest che da nord per intrappolare le forze russe in un sacca, ma sembra che il maggiore successo, fino ad adesso, sia stato ottenuto dal nord. A giudicare dalle numerose fotografie, circolate sui social e su Telegram, raffiguranti carri armati ed equipaggiamenti distrutti di ambo gli eserciti, sembra che i combattimenti siano stati molto intensi e le perdite pesanti per entrambe le parti.
Liberati, fino ad adesso, gli insediamenti di Myrolyubivka e Arkhangelsk, come testimoniato anche da video in cui i soldati di Kiev issano bandiere ucraine. La notizia dell'attacco a generato il panico negli ambienti filorussi, tanto più che, appunto, a Kherson sono schierate alcune tra le migliori unità russe e dunque si riteneva impossibile uno sfondamento come quello di Izium.
Le forze russe stanno, in questo momento, tentando di costituire una nuova linea di difesa più arretrata. Vedremo se Kiev riuscirà a sfruttare il momentum per conquistare nuove posizioni o le forze russe saranno in grado di riorganizzarsi e resistere.