Ambasciatore russo Razov convocato alla Farnesina: "Italia condanna referendum farsa". Cremlino: "L'Occidente è isterico"
Il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi incontra l'ambasciatore russo a Roma, Sergei Razov: "L'Italia è pienamente allineata con i Paesi partner nel valutare ulteriori misure restrittive contro la Russia"
L’Italia esprime "la più ferma condanna per i referendum farsa che si è svolto nei giorni scorsi nelle quattro regioni ucraine" - Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk - nonostante i netti risultati a favore dell'annessione dei territori alla Russia. Questo il messaggio del segretario generale della Farnesina Ettore Sequi all'ambasciatore russo a Roma, Sergei Razov. Si tratta di "consultazioni che la Russia ha condotto in maniera illegale in violazione di ogni norma del diritto internazionale".
Ambasciatore russo Razov convocato alla Farnesina: "Italia condanna referendum farsa". Cremlino: "L'Occidente è isterico sul Nord Stream"
Sequi ha spiegato di aver convocato l’ambasciatore russo Razov nel quadro di "un’azione coordinata con altri partner Ue" per mandare a Mosca "un segnale comune, fermo è inequivocabile". "Con le sue azioni la Russia mette gravemente a rischio la sicurezza globale", ha detto durante l'incontro.
"L'attacco è l'invasione di un Paese sovrano, la minaccia di impiegare armi nucleari, la mobilitazione militare su larga scala e i tentativi di presentare falsamente il territorio ucraino come appartenente alla Russsia minano l'ordine internazionale basato su regole e sono una palese violazione dei principi della Carta dell'Onu e del diritto internazionale", ha affermato Sequi, in una dichiarazione alla stampa.
L'Italia "è pienamente allineata con i Paesi partner nel valutare ulteriori misure restrittive contro le azioni illegali russe, come strumento pacifico di pressione per porre fine a questa guerra". E infine: con l’ambasciatore russo a Roma "non si è parlato del sabotaggio al Nord Stream", ha fatto sapere la Farnesina.
Infine, proprio a proposito di quello che è accaduto in queste settimane al Nord Stream 1 e 2, il Cremlino sostiene: "Non è chiaro con chi collaborare per ripristinare il flusso di Nord Stream perché l'Occidente è isterico" sulla vicenda. Lo afferma il portavoce del leader di Mosca Vladimir Putin, Dmitri Peskov.