Elezioni Brasile, 156 milioni al "primo voto elettronico del Paese: sondaggi danno Lula in testa su Bolsonaro

Per la prima volta il Brasile utilizza il voto elettronico per l'elezione del presidente: 156 milioni scelgono tra Lula e Bolsonaro

156 milioni di brasiliani oggi sono chiamati a decidere chi sarà il prossimo presidente del paese: si sfidano 11 candidati anche se la battaglia reale è tra il presidente uscente Bolsonaro e Lula che è dato favorito nei sondaggi. Il Paese vota sia per le presidenziali  sia per il rinnovo del Congresso. Nella giornata di oggi si tengono poi anche le elezioni per i governatori e gli organi legislativi dei 27 territori che formano il Brasile. Per la prima volta in brasile si usa il voto elettronico che sarà obbligatorio per tutti i cittadini alfabetizzati, mentre per gli altri sarà facoltativo come per i cittadini dai 16 ai 18 anni.

Elezioni Brasile: il vincitore dovrà avere il 50% +1 dei voti

Nel caso in cui nessun nome in corsa per le cariche di capo di Stato e di governatore raggiungesse il 50% più uno dei voti si tornerebbe al voto domenica 30 ottobre.

Per la prima volta i brasiliani voteranno con il sistema di voto elettronico: i risultati delle presidenziali potrebbero arrivare nel giro di poche ore dalla chiusura delle urne. Il clima è teso. Sono mesi che Bolsonaro avanza dubbi su questa modalità di voto e ha già lanciato accuse preventive di possibili frodi. Al momento – stando a un sondaggio dell’istituto IPEC a vincere, con il 51% dei voti, potrebbe essere Lula, espressione della sinistra in netta opposizione alla destra di Bolsonaro (che dovrebbe ricevere circa il 37% dei voti). Non è però detto che Lula ottenga il 51% delle preferenze. In Brasile vengono conteggiati solo i voti validi e il margine di errore ipotizzato è di due punti: Lula potrebbe quindi fermarsi al 49%, mentre Bolsonaro salirebbe al 39%. In questo caso si andrebbe al ballottaggio.

Elezioni Brasile: voto obbligatorio per i maggiorenni ed albetizzati

Tra gli altri candidati ci sono anche l’ex ministro Ciro Gomes e la senatrice Simone Tebet, ma nessuno dei due – come anche tutti gli altri nomi in corsa – sembra avere i numeri nei sondaggi per costituire un'alternativa ai due principali sfidanti. Il prossimo capo di Stato si insedierà il 1° gennaio 2023.

In Brasile il voto è obbligatorio per i cittadini alfabetizzati, di maggiore età e con piena capacità legale. È invece facoltativo per chi ha tra i 16 e i 18 anni - si stima che quest'anno voteranno 2.042.817 di giovani per la prima volta - e per gli over 70. Chi non esprime la propria preferenza rischia di essere sanzionato con una multa. Nel Paese le elezioni si svolgono sempre la prima domenica di ottobre.

Elezioni Brasile, Bolsonaro contro Lula: i programmi

Il presidente uscente, Jair Bolsonaro ha sottolineato in molte occasioni che gli effetti delle sue riforme sull’economia non sono stati quelli sperati solo a causa della pandemia e della guerra. La sua idea quindi è quella di favorire le privatizzazioni, mercato libero, ridurre il carico fiscale, continuare a riformare la legislazione del lavoro e sburocratizzare le norme per favorire la nascita di imprese. In campo ambientale, Bolsonaro si oppone al disboscamento dell’Amazzonia, foresta che secondo il presidente è in Brasile "per l’84 per cento identica a quando sono giunti i portoghesi". 

Lula riporta al centro dell’agenda le parole d’ordine dei suoi precedenti governi: investimenti pubblici su infrastrutture, tutela del lavoro salariato, redistribuzione del reddito, aumento della spesa sociale e frenata sulle privatizzazioni. Gran parte dell’architettura proposta da Lula parte dalla necessità di rimuovere il tetto alla spesa pubblica. L’ex presidente si impegna a condurre una politica di spesa "responsabile", ma denuncia la rigidità della regola sul tetto come ostacolo agli investimenti, anche e soprattutto quelli sociali, educazione, sussidi di base, istruzione. L’ex sindacalista ha anche annunciato la creazione di un ministero dell’Industria per poter meglio coordinare la ripresa del settore. In campo ambientale il leader del Pt ha annunciato la creazione di un Ministro dell’Amazzonia e rinnovazione dei forum della società civile in tutela della foresta. Inoltre promette finanziare le agenzie deputate al controllo dei crimini e alla prevenzione della distruzione della foresta.