Gas, la Russia chiude il flusso all'Italia: azzerate le forniture dallo snodo di Tarvisio
L'annuncio arriva direttamente dall'Eni: da oggi le forniture di gas russo attraverso lo snodo di Tarvisio sono a zero. "Stiamo lavorando per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi", riferisce un rappresentante dell'azienda
Oggi è il primo giorno in cui l'Italia può dirsi ufficialmente a secco di rifornimenti di gas dalla Russia. La conferma arriva direttamente da un portavoce dell'Eni, che conferma quanto già osservato: "Stiamo lavorando per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi". Intanto lo snodo di Tarvisio rimane oggi a zero per la prima volta. Stando a quanto riferito dall'azienda italiana, attiva nei settori energetici, l'interruzione di gas russo è avvenuta a causa di un problema nel far transitare quest'ultimo attraverso l'Austria.
Gas, la comunicazione dell'Eni
"A partire da oggi Gazprom non sta più consegnando il gas ad Eni poiché, stando alle sue comunicazioni, non sarebbe in grado di ottemperare agli obblighi necessari per ottenere il servizio di dispacciamento di gas in Austria dove dovrebbe consegnarlo - afferma in una nota la compagnia energetica di bandiera - Ci risulta però che l'Austria stia continuando a ricevere gas al punto di consegna al confine Slovacchia/Austria. Stiamo lavorando per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi verso l'Italia".
La corsa per sostituire il gas russo
Una giornata simbolica, ma che non spariglia di molto le carte in tavola. L'Italia infatti può contare, ad oggi, su meno del 10% di fornitura di gas da parte russa rispetto al volume complessivo consumato. Grande affidamento si sta facendo sul gas algerino, in arrivo per circa 80 milioni di metri cubi quotidianamente. La grande strategia algerina prevede un raddoppio dell'import nel giro di un anno, passando dai 9 miliardi di metri cubi annuali a circa 18 nel 2024. Altri paesi fondamentali per la strategia energetica italiana saranno il Qatar e altre nazioni africane come: Nigeria, Congo, Egitto, Angola. "L'Europa ha tutto ciò di cui ha bisogno per liberarsi dalla nostra dipendenza dalla Russia - ha affermato a proposito la Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen - È una questione di volontà politica".