Nord Stream 1 e 2, perdita di gas per "attacco mirato" nel Mar Baltico: "Danni senza precedenti"

Nord Stream 1 e 2 interessati da fughe di gas: 4 paesi cercano "il buco" in una rete di 1230 km. Per il quotidiano tedesco Tagesspiegel "non è un incidente ma un attacco mirato"

È il quotidiano tedesco Tagesspiegel a rivelare di un attacco vero e proprio ai gasdotti Nord stream. Si sapeva che il forte calo di pressione avrebbe causato dei danni alle strutture, ma il danno che si è registrato adesso non è dovuto al calo di pressione così come annunciato il 26 settembre dal Nord stream. Alla base ci sarebbe un vero e proprio attacco ai gasdotti 1 e 2. Tra le due ipotesi al vaglio dunque: o un effetto delle sanzioni, oppure un attacco mirato: il quotidiano tedesco esclude la prima: ma allora chi è stato? L'area interessata da uno dei tre buchi che hanno causato le prime esplosioni nel Mar Baltico ci trova a Sud Est dell'Isola

Nord Stream: tre attacchi in poche ore, c'è fuga di gas ma nessuno sa dov'è il buco

Ricordiamo che il Nord stream 2 non è ancora entrato in funzione ed la sua attivazione costituisce una delle priorità per il Cremlino e per la Gazprom. Per questo il Cremlino ha dichiarato ad avere tutte le ipotesi sul tavolo, ma di non escludere l'atto di sabotaggio. Come ha infatti dichiarato il portavoce Dmitry Peskov alla Ria Novosti (agenzia di stampa del Cremlino, bloccata dall'Italia che impedisce di leggere informazioni direttamente dal loro sito, n.d.r.): "Non si può escludere nessuna possibilità". Pekov si è detto "estremamente preoccupato" per il calo della pressione delle linee dell'infrastruttura: "E' una notizia molto inquietante, una situazione senza precedenti che richiede una indagine urgente". La questione, ha aggiunto, "è legata alla sicurezza energetica dell'intero continente".
Il calo di pressione dovuto al probabile attacco alle infrastrutture potrebbe essere stato condotto via mare, attraverso l'uso di un sottomarino militare. Tutte le ipotesi sono al vaglio, quello che è certo è che la perdita di gas genererà danni come un effetto domino: "Altre parti dell'infrastruttura rischiano di essere compromesse".
 
Il solo fatto che i danni si sono verificati contemporaneamente su tre linee offshore di Nord stream in un solo giorno è una situazione che non ha precedenti e che esclude per logica la possibilità che si sia trattato di un semplice incidente. L'azienda northstream ha dichiarato che non è possibile stimare quando sarà ripristinata la capacità operativa del sistema di reti del gas. Attualmente tutte le reti sono interessate da fughe di gas, costringendo il governo danese ad aumentare il livello dell'erta sulle infrastrutture.
 
La segnalazione sulla perdita di gas del Nord stream2, gasdotto terminato e pieno di gas ma non in funzione, è stata segnalata ieri sera lunedì 26 settembre. La segnalazione ha coinvolto in un colpo solo le autorità marittime tedesche, danesi, svedesi e finlandesi oltre che russe. Immediatamente si è cominciato a cercare "il buco" che secondo il portavoce dell'operatore del gasdotto nord-stream 2, Ulrich Lissek sarebbe dovuto essere "da qualche parte".

Nord Stream, anche il gasdotto numero 1 interessato dalle perdite

Eppure le ricerche sono cominciate senza nemmeno sapere dove cercare. Si tratta di 1.230 km di infrastrutture che dalla Russia vanno alla Germania attraversando il Mar Baltico. Berlino ha bloccato l'uso del gas russo in risposta all'invasione russa in Ucraina e per questo motivo il gasdotto non è stato attivato così come era invece previsto e così come tutt'oggi è richiesto dal Presidente della federazione Russa Vladimir Putin.
 
Anche il gasdotto Nord stream 1, quello attualmente utilizzato per portare gas in Europa, ha registrato un calo drastico di pressione esattamente poche ore dopo la segnalazione della perdita registrata nelle reti del Nord stream 2 nel Mar Baltico al largo della Danimarca: "Stiamo indagando anche su questo incidente, insieme alle autorità interessate e all'Agenzia federale per le reti", così ha concluso il Ministero danese che poi è stato immediatamente smentito dal quotidiano tedesco che, citando fonti private, dichiara che non si è trattato di un incidente ma di un vero e proprio attacco ai gasdotti russi.
 
Adesso anche Mosca dichiara che sul tavolo si considerano tutte le iposi: sia quelle "dell'attacco mirato", sia quelle dell'incidente. Anche se la fuga di gas persino nella rete del Nord Stream 2 (che non è in funzione, n.d.r.), avvalorano la teoria citata da fonti interne del ministero tedesco consultate dal quotidiano Tagesspiegel.
A 13 ore dalla dichiarazione della società Nord Stream di "danni senza precedenti" il gas è aumentato superando la quotazione di 200 euro alla borsa del mercato spot di Amsterdam.