Guerra in Ucraina, Germania "pronta ad accogliere disertori russi". Berlino apre le porte ai traditori
La Germania offre sostegno a "chi si contrappone coraggiosamente al regime di Putin", affermando di avere già accolto 438 persone, tra cui giornalisti e dissidenti
In netto anticipo sul resto dell'Unione, la Germania si è già detta disponibile ad accettare rifugiati politici tra i disertori russi. Lo dichiarano una serie di ministri tedeschi: "Chi si contrappone coraggiosamente al regime di Putin, e per questo motivo è in gran pericolo, può chiedere asilo per persecuzione politica in Germania", dice la ministra dell'Interno Nancy Faeser. Ma altri paesi europei non condividono questi entusiasmi.
Berlino: "Chi odia la via scelta da Putin è benvenuto in Germania"
"I disertori che rischiano una pesante repressione ricevono di regola protezione internazionale in Germania", afferma la ministra nel corso di una intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung. E spiega che parte del lavoro è già stata fatta nei mesi scorsi: "Da mesi la Germania accoglie russi dissidenti che sono perseguitati e minacciati. Assieme al ministero degli Esteri, e con una procedura veloce e poco burocratica, abbiamo reso possibile già l'accoglienza di 438 persone". In particolare, sono invitati dissidenti come giornalisti e intellettuali, che avrebbero così la possibilità di scrivere liberamente in territorio tedesco. Le procedere, in ogni caso, sono valutate caso per caso.
I Verdi e l'FDP insistono dunque sulla linea dell'accoglienza. Il ministro della giustizia Marco Buschmann fa eco: "Molti russi lasciano la loro patria. Chi odia la via scelta da Putin e ama la democrazia è benvenuto di cuore in Germania".
Tuttavia non tutti in Europa condividono questa linea. Le autorità UE propendono per un approccio più cauto e sostengono la necessità di una linea comune, che sarà presto stabilita. Alcuni paesi, come l'Estonia e la Lettonia, tra i più rigidi nelle posizioni anti-russe, hanno già affermato la decisione di rifiutare tali ingressi, giustificandosi con il timore di infiltrazione da parte di agenti russi. "Le regole di Schengen permettono di negare l'accesso per questioni di sicurezza interna e di ordine pubblico. Siamo in una situazione senza precedenti, con rischi da considerare", afferma il portavoce.