La Germania si fa il suo reddito di cittadinanza: anche i tedeschi sul divano con 502 euro al mese
Mentre in Italia è motivo di scontro politico, dal 2023 in Germania arriverà un sussidio analogo con 502 euro al mese per circa 3,5 milioni di persone
Anche i tedeschi sul divano. Mentre in Italia è motivo di scontro politico, tra chi vuole mantenerlo (M5s) e chi vuole rottamarlo (Fd’I), la Germania si fa il suo reddito di cittadinanza. Probabilmente il governo tedesco guidato dal cancelliere Olaf Scholz non si è informato sul fatto che in Italia il Rdc è stato un flop. Così ha approvato il Bürgergeld, un sussidio analogo che entrerà in vigore dall’1 gennaio del 2023. Il sito del ministero del Lavoro guidato da Hubertus Heil, esponente dell’Spd, ha spiegato che i beneficiari verranno trattati con maggior “rispetto” e “dignità” grazie a un’indennità più generosa, con l’obiettivo di mettere le persone in condizione di riqualificarsi e trovare un buon lavoro invece di forzarle ad accettare qualsiasi contratto a termine. “Se scivoli nel reddito di cittadinanza ti sosteniamo con tutti i mezzi per uscire nel lungo termine dalla disoccupazione”, è lo slogan di Heil in pieno stile Luigi Di Maio.
La Germania si fa il suo reddito di cittadinanza: anche i tedeschi sul divano
Secondo dati dell’Agenzia federale del lavoro, a maggio di quest’anno quasi 4,9 milioni di persone sono dovute ricorrere ai vecchi contributi Hartz-IV per vivere: tra questi, 3,5 milioni sono idonei al lavoro, gli altri sono soprattutto bimbi sotto i 15 anni. Dati alla mano, quei 3,5 milioni di tedeschi saranno i precettori del nuovo reddito di cittadinanza tedesco. I contributi saranno di 502 euro al mese per un single, 451 per i partner maggiorenni e tra i 318 e i 420 euro per i figli a seconda dell’età. Una coppia di adulti con due figli, indicativamente, potrebbe ricevere una cifra tra 1.538 e 1.742 euro.
La Germania si fa il suo reddito di cittadinanza: anche i tedeschi sul divano
Il Rdc ha diviso la Germania. “Devono esserci sanzioni per chi viola i doveri”, ha avvertito il ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner. “Il reddito di cittadinanza non deve diventare un reddito di base incondizionato”, è stata la richiesta del leader del Fdp. Parole che hanno suscitato le reazione della senatrice di Berlino, Katja Kipping, del partito d’opposizione Die Linke, la quale ha accusato il ministro delle Finanze di lavorare principalmente per gli interessi dei ceti ad alto reddito. “Lindner riserva denaro federale ai ricchi con lo sconto per i Suv, meno tasse per i redditi più alti, nessun adeguamento degli stipendi base. Questa è la politica di ieri e non una risposta alle crisi di oggi e di domani”, ha affermato Kipping. Il ministro Heil, per cercare di allentare la tensione, ha assicurato che “per le persone che non rispettano sistematicamente gli appuntamenti con i centri per l’impiego potranno esserci comunque conseguenze legali”. Oppure, come avviene in Italia, prenderanno il reddito di cittadinanza mentre lucidano la Ferrari.