Elezioni, la premier finlandese Sanna Marin non teme Meloni: "Gli italiani eleggano chi vogliono"
La premier finlandese non condivide il panico sul presunto "fascismo" di Giorgia Meloni ed è rassicurata dalle promesse di rispettare gli accordi con NATO e UE.
Sanna Marin, il premier della Finlandia, ha affermato che non ha paura di una eventuale elezione a premier di Giorgia Meloni, e ha ribadito il valore della democrazia sostenendo che "i cittadini italiani hanno il diritto di votare come vogliono". Un forte presa di distanza da molte voci, che in Italia e in Europa, vedono l'ascesa di Fratelli d'Italia come una specie di ritorno al ventennio fascista. Parole a cui fa eco il parere di Hillary Clinton, ex segretaria del Partito Democratico americano, che si è detta curiosa della novità rappresentata dall'eventuale "prima premier donna" mai eletta nel Belpaese.
Sanna Marin: "Meloni ribadisce l'importanza del Patto Atlantico"
Dunque, Marin si distanzia dalle reazioni di panico di molti che vedono in Giorgia Meloni una estremista di destra. Non ha certamente aiutato il video, girato quando aveva soli 19 anni, in cui Meloni sosteneva che "tutto ciò che Mussolini ha fatto lo ha fatto per l'Italia", in un francese claudicante ma comprensibile. Dunque, in Europa preoccupazioni su un ritorno della destra fascisteggiante in Italia, da noi appelli, specialmente da sinistra, a fermare con ogni mezzo "l'estremista" Meloni.
Sembra invece che la premier finlandese abbia colto i numerosi segnali concilianti mandati da Meloni: innanzitutto il ribadire il valore dell'Alleanza Atlantica, la necessità di mantenere la linea comune sulle sanzioni e sul supporto militare all'Ucraina, il moderare i toni polemici sull'Unione Europea.
Ma in generale, Marin ha affermato: "Non commento le elezioni in un altro Stato membro o le parole di un altro leader". Questo nonostante il fatto che le posizioni politiche di Marin e Meloni siano pressoché incompatibili, segno di una positiva tolleranza e un autentico apprezzamento dei valori democratici da parte del premier finlandese, disposto ad accettare senza polemiche l'esito delle elezioni italiane, a differenza di molti politici del Belpaese.
Un ulteriore endorsement a Meloni viene, a sorpresa, da Hillary Clinton, ex leader dei democratici americani e "grande sconfitta" nelle elezioni del 2016 contro Donald Trump. Secondo Clinton, al di là delle posizioni politiche, è a priori un segnale positivo il fatto che un paese che non ha mai avuto un premier donna si appresti ad averne uno:
"L’elezione della prima premier donna in un Paese rappresenta sempre una rottura col passato ed è sicuramente una buona cosa. Però poi, come per ogni leader, donna o uomo, deve essere giudicata per quello che fa”.