Germania, due delle tre centrali nucleari potrebbe restare attive: Berlino teme di non farcela riguardo l'approvigionamento invernale
Cambio di programma della Germania, dove due delle tre centrali nucleari con alta probabilità resteranno ancora attive. Ecco che cosa sappiamo sull'argomento
La Germania ha deciso che due delle tre centrali nucleari a dismissione resteranno attive. Questo è il risultato dello stress test che fra pochi giorni il governo tedesco comunicherà. Infatti due delle tre centrali che il 31 dicembre avrebbero dovuto smettere di funzionare, continueranno a restare attive.
Il quotidiano tedesco Handelsblatt, rivela che dopo il secondo stress test, non avrebbe senso togliere dalla rete due dei tre reattori ancora attivi alla fine dell’anno.
Non c'è ancora conferma da parte del ministero che dice: “Non c’è un risultato finale dello stress test, quindi non ci sono conclusioni”. Dal Governo giungono altre dichiarazioni, ovvero che ci sono ancora delle valutazioni in corso da portare a termine.
Germania, centrali nucleari: ecco cosa dice il Ministero dell'Economia tedesco
Il Ministero dell'Economia tedesco afferma: "le condizioni quadro per l’attuale stress test sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico sono state modificate in modo tale che il proseguimento dell’attività oltre la fine dell’anno sembra avere senso”. Da quanto si apprende, sembra quasi che la decisione sul prolungamento del nucleare tedesco sia quasi ufficiale. Ne dà la dimostrazione il dibattito politico che si è aperto su altri tre reattori spenti lo scorso anno. I liberali, vorrebbero attivare anche quelle tre precedentemente spente, portando così a 6 le centrali attive.
Il problema più elevato per il Governo tedesco, resta quello legato ai costi esosi dell'elettricità. Per l’economista Veronika Grimm, il riavvio non è solo possibile ma necessario: ”Nel breve termine, il tempo di funzionamento delle tre centrali nucleari rimanenti deve essere esteso e si dovrebbe anche esaminare se le tre centrali nucleari che sono state spente per ultime possono essere rimesse in funzione”, ha detto in un’intervista al quotidiano Bild.
Inoltre ha aggiunto in altri consigli: “Creare simultaneamente le condizioni quadro per avviare la costruzione di nuove centrali a gas che sostituiscano il più rapidamente possibile il carbone e il nucleare e che siano alimentate a idrogeno a partire dal 2030”.
La soluzione potrebbe essere quella di ampliare le capacità di centrali a gas, portandole fino a 30 gigawatt.