Attentato a Mosca, l'appello di Aleksandr Dugin: "Mia figlia uccisa in modo vile. Non basta la vendetta, vogliamo la Vittoria"
L'appello del padre di Darya Dugina morta il 20 agosto in Russia. "Volevamo crescerla intelligente ed eroina, ha messo la sua vita da giovane ragazza sul suo altare"
L'appello di Alexandr Dugin dopo l'omicidio di sua figlia:
«Come tutti sapete, a seguito dell'attacco terroristico compiuto dal regime nazista ucraino, il 20 agosto, al ritorno dal festival Tradizione vicino a Mosca, mia figlia Daria Dugina è stata brutalmente uccisa davanti ai miei occhi da un'esplosione. Era una bella ragazza ortodossa, patriota, inviata di guerra, filosofa. I suoi discorsi e reportage sono sempre stati profondi, fondati e misurati. Non ha mai invocato la violenza e la guerra.
Era una stella nascente all'inizio del suo percorso. I nemici della Russia l'hanno uccisa vilmente, di nascosto…
Ma la nostra gente non può essere spezzata nemmeno con colpi così insopportabili. Volevano reprimere la nostra volontà con un terrore sanguinoso contro i migliori e i più vulnerabili di noi. Ma non raggiungeranno il loro obiettivo.
I nostri cuori non bramano solo la vendetta o il castigo, è troppo meschino, non da russi. Abbiamo solo bisogno della nostra Vittoria. Mia figlia ha messo la sua vita da giovane ragazza sul suo altare. Quindi vincete, per favore!
Volevamo crescerla intelligente ed eroina.
Che possa anche ora ispirare i figli della nostra patria a compiere gesta eroiche"