Guerra in Ucraina: l’attacco missilistico in Crimea potrebbe avere distrutto fino a 37 aerei russi
Secondo alcune immagini satellitari risalenti a poco tempo prima delle esplosioni, ben 37 arei erano schierati nella base. Se questo dato ottenesse conferma, si tratterebbe di una vera e propria catastrofe per l’aviazione russa
L'attacco ucraino sulla base aerea di Saki, che ha lasciato sbigottiti migliaia di bagnanti nelle spiagge vicine, potrebbe avere avuto un impatto catastrofico sull'aviazione russa: secondo alcune immagini satellitari, fino a 37 aerei russi erano schierati nella base. Un numero enorme: in virtù delle dimensioni dell'esplosione, è possibile che sia stati distrutti tutti.
Attacco in Crimea: fino a 37 aerei russi distrutti
La base di Saki, risalente all'epoca sovietica, è sede del 43 reggimento di aviazione, una forza di èlite dell'aviazione russa. Benché i russi abbiano riportato un solo ferito, le dimensioni dell'esplosioni, unite all'accorrere di dozzine di ambulanze, potrebbero suggerire perdite molto più pesanti.
Resta il mistero di come la base, che dista oltre duecento chilometri dalla linea di contatto, possa essere stata colpita, visto che gli HIMARS americani, le armi in mano ucraino dalla maggiore gittata, sono stati forniti di missili in grado di colpire a massimo di 80km di profondità. Alcuni analisti russi hanno ipotizzato che gli USA abbiano mentito, fornendo agli ucraini proiettili in grado di colpire fino a 300km, ma è più probabile che gli ucriani abbiano usato missili Tochka-U, che producono in casa. Benché non ne abbiano usati molti in questa guerra, è possibile che fossero.
Certamente, la gravità dell'episodio riflette come nonostante tutto le forze russe continuino a sottovalutare gli avversari ucriani, che hanno dimostrato di poter colpire il nemico "in casa" e in località insospettabili, cosa che probabilmente ha favorito disattenzioni da parte russa - come quella di schierare gli aerei l'uno vicino all'altro rendendoli così più vulnerabili alle esplosioni.
L'attacco - ancora negato dai russi, che attribuiscono le esplosioni a un incidente, e non rivendicato da fonti ufficiali ucraine, nonostante alcune fughe di informazioni abbiano pressoché confermato l'origine - ha causato una ondata di panico nei residenti, che stanno fuggendo in massa in Russia.