La nuova fantasiosa teoria della propaganda russa: gli ucraini schierano soldati mutanti
Secondo fonti di Mosca, Kiev schiererebbe soldati "geneticamente modificati" in modo da non sentire paura o empatia. Questi super-soldati sarebbero stati creati nei segretissimi laboratori biologici americani, centro focale delle narrazioni complottiste del Cremlino.
Considerato che l'attuale presidente della Russia è un ex-agente segreto, non è certamente sorprendente il fatto che la disinformazione sia spesso usata come arma dal Cremlino per portare avanti le sue strategie politiche. Sempre nell'ambito della crisi ucraina, per mesi i media russi hanno sostenuto che nell'acciaieria di Mariupol fossero situati bio-laboratori segreti in cui gli USA sviluppavano occultamente agenti patogeni (ovviamente, dopo la presa non è stato trovato nulla se non munizioni e metallo). Stavolta, però, la notizia è ancora più fantasiosa: secondo analisi del sangue svolte sui caduti ucraini, agenti russi ritengono di avere trovato patogeni che aumentano le prestazioni fisiche ed eliminano pietà e paura.
Soldati ucraini bio-modificati in "macchine di morte": non è un film della Marvel, ma fonti ufficiali russe
La Russia ha infatti organizzato una apposita commissione che indaga sui presunti bio-laboratori segreti sul suolo ucraino. Gli agenti. Konstantin Kosachev, membro del Consiglio Federale, e Irina Yarovaya, dalla Duma di stato, sono stati gli annunciatori degli sconvolgenti risultati di questa indagine: soldati drogati e bio-ingegnerizzati per "non avere paura" e "perdere ogni residuo di umanità, fino a diventare "macchine di morte".
Secondo i due politici russi, la prova di queste conclusioni starebbe proprio nei crimini di guerra compiuti dai soldati ucraini in Donbass e del trattamento disumano dei prigionieri russi. Bisognerebbe a questo punto capire se anche l'esercito russi impieghi battaglioni di mutanti, visto che membri della Rosgvardia cecena sono stati filmati mentre uccidevano indiscriminatamente prigionieri e civili.
Forse un tentativo di giustificare la lentezza delle operazioni militari, o la determinazione dei difensori ucraini? In ogni caso, l'unica prova concreta starebbe nel fatto che i campioni di sangue esaminati avrebbero rivenuto anticorpi contro l'epatite A. Il fantasioso collegamento deriverebbe dal fatto che l'ex ministro della sanità ucraino, con cittadinanza americana, era affetto da questo disturbo e aveva tentato di introdurre sostanze per curarlo nel paese, il che ha spinto le autorità russe a ipotizzare che siano state "sperimentate sui soldati".