Guerra in Ucraina, mezzo di trasporto anfibio russo affondato a causa di una delle loro stesse mine

Secondo fonti non ufficiali, un mezzo di trasporto anfibio in servizio all’esercito russo sarebbe affondato a causa di una mina, sempre russa, nel Mare Nero

Proprio all’indomani della perdita dell’Isola dei Serpenti, l’esercito russo si trova ad affrontare, a quanto sembra, l’ennesimo frustrante capitolo di un teatro che non ha visto performance particolarmente brillanti. Dopo l’affondamento dell’ammiraglia Moskva, l’abbattimento di molte navi di rifornimento e la recente ritirata dalla posizione strategica sull’Isola dei Serpenti, alcune voci non-ufficiali sostengono che una delle mine marittime piazzate dai russi per ostacolare i movimenti delle navi ucraine si sarebbe ritorto contro di loro, nel momento in cui questa mina si sarebbe spostata verso il porto di Mariupol e avrebbe fatto affondare un mezzo di trasporto anfibio.

Nave russa "autodistrutta" da mina russa. Mosca farebbe meglio a lasciare perdere il mare?

In effetti, l’utilizzo di mine sembra essere considerevole sia da parte ucraina (in senso difensivo) che da parte russa (in senso offensivo), il che potrebbe spiegare come alcuni di questi dispositivi siano sfuggiti al controllo della flotta russa. Molti mezzi del genere sono schierati dai russi nel Mar Nero sia in vista di un potenziale (ma sempre più improbabile) sbarco su Odessa, ma anche per raccogliere le materie prime del sud (ad esempio, il metallo della ormai famosa acciaieria Azovastal). Se confermato, l’episodio non avrebbe conseguenze tattiche significative (il fronte marittimo è sempre meno prioritario rispetto a quello terrestre), ma di certo rappresenterebbe una discreta brutta figura per delle forze navali che non hanno certamente brillato in questa guerra.