Ucraina: "Tonnellate di acido solfidrico potrebbero contaminare il Mediterraneo"

L'ambasciatrice ucraina a Lisbona ha sottolineato gli aspetti negativi dei bombardamenti dell'impianto Azovstal che ha procurato il riversamento di tonnellate di idrogeno solforato nel Mar d'Azov e potrebbero raggiungere il Mediterraneo

La guerra in Ucraina potrebbe trasformarsi in una bomba ambientale di portata globale. È questo il messaggio dell'ambasciatrice Ucraina a Lisbona, Inna Ohnivets, che ha raccontato delle migliaia di tonnellate di bombe all'idrogeno che si sono riversate nel Mar d'Azov e che potrebbero percorrere le vie d'acqua fino a raggiungere persino il Mediterraneo.

Guerra in Ucraina: ecco cos'è l'acido solfidrico o idrogeno solforato

Stiamo parlando di tonnellate di bombe all'idrogeno solforato o acido solfidrico che si sono riversate all'interno del mar d'Azov e che potrebbero, attraverso i canali d'acqua dello stretto dei Dardanelli tra il confine Siriano e quello turco, raggiungere il mar Mediterraneo. La bomba ecologica che sia riversata nel mar d'Azov a seguito dei bombardamenti dell'impianto Azovstal "ha il potenziale di trasformarsi in una catastrofe ambientale globale", capace di impattare negativamente sulle riserve naturali, sulla flora e sulla fauna marina che venga a contatto con le sostanze chimiche.

Gli effetti negativi dei bombardamenti in Ucraina dunque, potrebbero estendersi a tutto l'ecosistema fino a raggiungere il Mediterraneo e la sua flora marina, entrando dunque nella catena alimentare. Ricordiamo che l'acido solforato è in pratica un composto di idrogeno e zolfo, altamente tossico per tutti gli organismi viventi. È in grado di creare danni biologici immediati appena entra nel corpo, con particolare attecchimento sulle cellule neurologiche.

L'idrogeno solforato o acido solfidrico è particolarmente velenoso è un esposizione prolungata può indurre alla morte di qualsiasi essere vivente.

Guerra in Ucraina, Aiea: "Perso il contatto remoto con la centrale nucleare di Zaporizhzhia"

L'ambasciatrice Ucraina a LisbonaInna Ohnivets, sottolinea che "gli effetti di questa bomba ambientale si stanno già vedendo, infatti si avvistano diverse migliaia di delfini morti e feriti trovati sulla costa del Mar Nero e più di 20 riserve della biosfera e parchi naturali hanno sofferto tremendamente a causa dell'aggressione russa".

Naturalmente per completezza di informazioni va sottolineato che i bombardamenti negli impianti Azovstal, non sono stati soltanto russi, ma anche ucraini. Dall'inizio di questa guerra ai soldati ucraini è stato dato ordine di rendere palazzi, condomini, edifici strategici, dei veri e propri campi di battaglia e, naturalmente, è questo che ha reso sensibili alcuni obiettivi che invece andavano preservati.

La bomba ecologica tuttavia non si esaurisce con i bombardamenti negli impianti Azovstal, ma si estende anche ai bombardamenti nelle centrali nucleari come quella di Zaporizhzhia oppure quelle di Chernobyl. Proprio di questa mattina, verso le 9 ora italiana, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha sottolineato che "è stato perso nuovamente il contatto con la centrale di Zaporizhzhia". Si tratta di una "connessione remota con i sistemi di sorveglianza dei dispositivi di sicurezza installati nella centrale nucleare", secondo il direttore generale dell'agenzia, Rafael Grossi che su Twitter ha aggiunto: "Ciò sottolinea la necessità che l'Aiea visiti gli impianti".