Di Diego Fusaro
29 Giugno 2022
Dopo McDonald's, anche Nike abbandona la Russia. Avanza il processo di deglobalizzazione felice della Russia, sempre più libera dal giogo di Washington e del capitale no border. In effetti, quel che sta accadendo con la guerra in Ucraina può essere letto anche secondo questa chiave ermeneutica: non solo, come è evidente, nel senso di un conflitto tra una area del mondo, peraltro piuttosto estesa, che guidata dalla Russia e dalla Cina si rifiuta di piegarsi al l'imperialismo statunitense o, se preferite, a quella che viene pudicamente appellata globalizzazione; accanto a ciò, e connesso con ciò, vi è anche uno scontro tra il colonialismo culturale della globalizzazione e della forma merce, che trova nel modello americano il proprio fondamento, e un vero e proprio processo di decolonizzazione culturale che, al momento, è guidato proprio dalla Russia.
Di Diego Fusaro
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