Onu a Mosca, la missione è risolvere la crisi del grano

L'Onu è impegnata nelle trattative con Mosca per stabilire tempi e modalità dell'operazione internazionale che porterebbe all'esportazione del grano ed altri prodotti agricoli. Cruciale il ruolo di Ankara

Come avevamo scritto, la pace potrebbe venire da un tozzo di pane perché è sulla questione del grano che si sta giocando la partita più grande. L'Onu è impegnata nell'istituzione di un vertice, una missione di pace internazionale guidata da Ankara a cui anche la Russia ha dato il via libera, accettando di non attaccare Odessa in cambio dello sminamento delle spiagge.

Onu a Mosca: le tre volte in cui la missione è stata messa a rischio

La missione dell'esportazione del grano che sta danneggiando le economie europee ed africane è stata messa a rischio tre volte:
la prima volta a causa delle accuse di Ursula Von der Leyen a Mosca che, nella prospettiva della Presidente della Commissione UE, avrebbe rubato il grano. Accusa elaborata per delle immagini satellitari poco chiare che avrebbero ripreso navi da guerra russe e caricare dei sacchi di grano a bordo, ma sulla reale provenienza del grano non ci sono prove. Va detto infatti che la stessa Russia è tra i maggiori esportatori di grano al mondo: Russia e Ucraina insieme producono un quarto della quantità di grano prodotta da tutti i paesi del mondo. 

La seconda volta in cui la missione del grano è stata messa seriamente a rischio, è stato quando Antonio Guterres, segretario generale dell'Onu, ha speso parole critiche nei confronti della Russia. La sua carica e la sua 

La terza volta in cui le trattative sul grano stavano per saltare è stato ieri 2 giugno, quando il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha dichiarato, contrariamente a quanto proferito lunedì scorso, di voler inviare missili a Kiev per aiutarli a colpire obiettivi sensibili. Parole fortissime che hanno irritato Mosca e a cui Biden ha dovuto precisare che colpire il territorio russo non è nei piani degli Stati Uniti d'America. Intanto però Mosca ci stava ripensando.

Pochi giorni prima si era detta disponibile a condurre le navi cariche di grano attraverso un'operazione internazionale guidata da Ankara. E così il segretario generale dell'ONU aveva la strada un po' sbarrata nella comunicazione e negli accordi da tenere col Mosca.

Se dovesse riuscire nel suo intento, la questione del grano potrebbe essere la chiave per richiedere il cessate-il-fuoco, ad essere più ottimisti potrebbe addirittura costituire l'elemento su cui fare leva per fermare la guerra.

Onu a Mosca: i risentimenti di Putin verso Guiterres

Quando Guterres è giunto a Mosca però al Cremlino non avrebbe avuto attenzioni: forti erano ancora le tensioni per le sue aperte dichiarate posizioni anti russe. Tuttavia è riuscito ad ottenere l'evacuazione dei civili da Mariupol, anche grazie all'intervento del Sottosegretario per le emergenze umanitarie Martin Griffiths e il segretario generale della United Nations Conference on trade and development, Rebeca Grynspan.


Ed è stata proprio quest'ultima lunedì scorso a recarsi a Mosca per incontrare il vicepremier russo Belousov.
Attualmente si sa che l'accordo dovrebbe considerare una missione internazionale per l'esportazione del grano ucraino, prodotti agricoli e fertilizzanti russi senza che questi venissero sottoposti a sanzioni e con l'ausilio di Erdogan, presidente della Turchia, l'unico che gode della fiducia del Cremlino.

di Maria Melania Barone