La Russia lancia il missile ipersonico Tsirkon: ecco cos'è

Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo. Il missile è partito da una nave che si trova nel mare di Barents: per via delle sue caratteristiche, è ritenuto invulnerabile ai sistemi anti-aerei nemici

Il ministero della Difesa russo ha annunciato di avere effettuato un nuovo lancio di prova del missile ipersonico Tsirkon. L'obiettivo è situato nel Mar Bianco e secondo quanto dichiarato il lancio è partito da una nave che si trova nel mare di Barents da parte della Flotta del Nord della Federazione russa.

La Russia lancia il missile ipersonico Tsirkon

Mosca riferisce che "secondo i sistemi di monitoraggio e registrazione dal vivo, un missile da crociera ipersonico Tsirkon ha colpito con successo un obiettivo marittimo situato a circa 1.000 chilometri di distanza. Il volo del missile ipersonico ha rispettato i parametri stabiliti". La tv russa Zvezda ha aggiunto che la velocità del missile è "così alta da impedire al sistema di difesa aerea dell'avversario di rilevarne l'impatto in tempo".

La Russia lancia il missile ipersonico Tsirkon: ecco cos'è

La Russia lancia il missile ipersonico Tsirkon: ecco cos'è. Ma che cos'è lo Tsirkon? Il Cremlino lo ha descritto come un missile "inarrestabile", con una "traiettoria variabile" per evitare di essere individuato. È progettato per neutralizzare unità navali maggiori tra cui portaerei, incrociatori e cacciatorpedinieri. Il missile cruise ipersonico è noto anche come 3M-22 Zircon o 3M-22 Tsirkon. Si stima che esso possa intercettare obiettivi, sia marini che terrestri, viaggiando a velocità vicine a Mach 9 e ad altitudini comprese fra i 30 e i 40 km, dove l'aria è più rarefatta e minore l'attrito.

Il presidente Vladimir Putin parlando dei test dell'arma li aveva descritti come "un grande evento nella vita del Paese”. Quello di oggi sabato 28 maggio è solo uno dei molti test effettuati sullo Tsirkon: quest'ultimo ha visto la luce per la prima volta nel gennaio 2020 dalla fregata Admiral Gorshkov nel Mare di Barents. In quell'occasione il missile colpì un bersaglio a oltre 500 chilometri di distanza negli Urali settentrionali. La firma del primo ordine da parte delle forze armate russe risale all'estate 2021, a novembre dello stesso anno è iniziata la produzione in serie.