28 Maggio 2022
A quanto sembra, purtroppo, siamo ancora lontani dalla fine del conflitto tra Russia e Ucraina. Stando a quanto ha riportato il portale indipendente Meduza, censurato in Russia per il suo lavoro di controinformazione, il Cremlino starebbe preparando un secondo assalto a Kiev. La capitale ucraina era l'obiettivo iniziale di Mosca all'inizio della guerra, tuttavia - per colpa di difficoltà inaspettate - le truppe russe si erano dovute ritirare, ripiegando su altri obiettivi.
Fonti vicine alla stessa amministrazione guidata da Vladimir Putin avrebbero affermato che si è diffusa la convinzione all'interno alla leadership di Russia Unita, il partito politico al governo a Mosca, che sia possibile una vittoria totale in Ucraina è entro la fine dell'anno. Il minimo indispensabile per dichiarare la vittoria è la conquista della regione del Donbass, mentre l'obiettivo massimo sarebbe la capitolazione di Kiev, che segnerebbe la fine della resistenza ucraina. Appare dunque per il momento improbabile che si arrivi presto a un accordo di pace.
Anche dall'altra parte, per la verità, non giungono iniziative per portare a una possibile tregua. "Il Donbass sarà ucraino", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso nel quale ha ammesso la "situazione molto difficile" nella regione orientale dell'Ucraina dove le forze armate russe hanno intensificato l'offensiva e rivendicato conquiste. "La Russia non dovrebbe pensare che terrà sotto il loro controllo le città di Lyman o Sievierodonetsk poiché alla fine torneranno in Ucraina", ha dichiarato.
E ancora: "Ecco perché dobbiamo aumentare la nostra difesa, aumentare la nostra resistenza e il Donbass sarà di nuovo ucraino. Anche se la Russia porterà tutte le sofferenze e la rovina nel Donbass, ricostruiremo ogni città, ogni comunità".
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