Putin malato oncologico, di Parkinson, alla tiroide. Insomma per i giornali italiani ce le ha tutte

Bisogna realmente domandarsi se queste diagnosi siano descrizioni o prescrizioni

Sembra quasi divenuta, per certi versi, una gara nazionale. Una competizione sportiva, nella quale ciascuno prova a fare meglio dell'altro. Parlo della tendenza, ormai in auge da qualche mese, a denunciare malattie più o meno gravi di Vladimir Putin. Vi è chi ha parlato di gravissimi problemi al cuore. Altri hanno diagnosticato una leucemia mortifera. Altri ancora hanno sostenuto che il presidente russo è affetto da un tumore che lo condurrà necessariamente al regno dei più. Come se non bastasse, vi è anche chi ha affermato che Putin è tormentato dal morbo di Parkinson. Bisogna realmente domandarsi se queste diagnosi siano descrizioni o prescrizioni: forte infatti il sospetto che si tratti semplicemente di desiderata della plutocrazia neoliberale senza frontiere, che spaccia per diagnosi di malattia i propri auspici in relazione alla salute del presidente Putin. Rendere plausibilissima questa domanda, questo dubbio socratico, è oltretutto il fatto che le diagnosi sono totalmente in contrasto fra loro, quasi come se appunto fosse una gara a chi diagnostica la malattia più grave. Questo aspetto peraltro concorre a fare maggiore chiarezza, se ancora ve ne fosse bisogno, sul livello medio del giornalismo italiano, che ha pure il coraggio di utilizzare l'espressione quasi orwelliana di "professionisti dell'informazione" per definire se stesso.

di Diego Fusaro