Azovstal, le news di oggi: arriva la resa, in corso evacuazione
Secondo Kiev 53 soldati gravemente feriti e 211 combattenti sono stati evacuati dall'impianto siderurgico e portati in territorio russo: nei prossimi giorni scambio di prigionieri
Le news di oggi su Azovstal: arriva la resa, l'evacuazione è in corso. Per i combattenti asserragliati nell'acciaieria di Mariupol sembra arrivata finalmente la svolta: dopo settimane di bombardamenti indiscriminati, a cui hanno resistito solo grazie alla presenza di bunker e cunicoli sotto l'impianto, circa un quinto dei resistenti è stato evacuato. Si tratta, secondo le prime informazioni arrivate nella notte, di 53 soldati gravemente feriti e altri 211 combattenti. I militari in condizioni più serie sono stati trasportati nel vicino ospedale di Novoazovsk, mentre gli altri sono diretti in pullman a Olenivka, nel Donbass. Entrambe le destinazioni sono controllate dai russi: dopo le cure necessarie, almeno stando a quanto riportato dalla parte ucraina, sarà organizzato uno scambio di prigionieri.
Azovstal, le news di oggi: arriva la resa, in corso evacuazione
Dopo 83 giorni di battaglia violentissima, Mariupol è dunque caduta in mano russa. La città - o meglio quel che ne rimane - era già da settimane sotto il controllo di Mosca. I combattenti del battaglione Azov e i soldati della 36ma brigata dei marines ucraini erano trincerati da settimane nel gigantesco impianto siderurgico, esteso quanto un quarto dell'area urbana. Una fortezza praticamente inespugnabile, se non al prezzo di combattimenti corpo a corpo, che avrebbero comportato tantissime vittime.
Per questo, dopo giorni di bombardamenti - con gli ucraini che hanno accusato i russi di usare anche bombe incendiarie o al fosforo, sulla carta vietate, per stanare i combattenti - si è deciso per un parziale ma significativo accordo. Ieri pomeriggio è arrivato il primo annuncio da parte di Mosca, a cui è seguito nella notte l'ordine dello Stato maggiore ucraino di "salvare le vite del personale".
Tutti contenti: un successo per Putin e per Zelensky
Ordine eseguito, probabilmente con un po' di ritrosia, dai componenti del battaglione Azov ancora in grado di combattere. "Per salvare vite umane, l'intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione di evacuazione approvata dal Comando supremo e spera nel sostegno del popolo ucraino", ha dichiarato in un videomessaggio il leader del battaglione, Denis Prokopenko. Resta da capire se verranno evacuati anche gli altri soldati rimasti nell'impianto, ma sembra solo questione di tempo.
La presa di Azovstal consente all'armata russa di prendere finalmente tutta Mariupol, dopo quasi tre mesi di guerra. Ora i russi possono rivendicare il controllo di tutta la fascia costiera fino a Kherson, oltre la penisola della Crimea. Ma l'evacuazione è una piccola vittoria anche per Volodymyr Zelensky, che in passato è stato accusato di non tutelare adeguatamente i resistenti di Azovstal proprio dai loro familiari. "Voglio sottolineare che gli eroi ucraini servono all'Ucraina vivi. È iniziata l'operazione per far tornare i nostri militari a casa. È un lavoro che richiede delicatezza e tempi", ha potuto rivendicare su Telegram.