Nato, la Svezia firma la domanda di adesione

Russia: "Non abbiamo alcun problema con Svezia e Finlandia, ma Mosca dovrà dare una riposta". Erdogan: "Non diremo di sì"

Il ministro degli Esteri svedese, Ann Linde, ha firmato questa mattina la domanda di adesione della Svezia alla Nato: lo riporta la Cnn. La firma rappresenta il passo formale di Stoccolma verso l'ingresso nell'Alleanza. Il Paese aveva ufficializzato ieri, che, come la Finlandia, avrebbe fatto richiesta di adesione alla Nato. Per il Cremlino l'ingresso dei due Paesi "è un errore con conseguenze di vasta portata". Non si è fatta attendere la risposta del Presidente turco Recep Tayyp Erdogan: "Non diremo 'sì' all'ingresso nella Nato di coloro che impongono sanzioni alla Turchia". Ha così ribadito l'opposizione di Ankara all'ammissione dei due Paesi nordici. "Entrambi i paesi non hanno un atteggiamento chiaro e inequivocabile nei confronti delle organizzazioni terroristiche", ha aggiunto, sottolineando che delegazioni di Helsinki e Stoccolma "non devono stancarsi per venire in Turchia lunedì a persuaderci".

Nato, Svezia firma domanda di annessione

"Sono sicuro che la Svezia e la Finlandia nella loro richiesta di adesione alla Nato riceveranno un forte sostegno da tutti i Paesi Ue perché ciò aumenta la sicurezza e ci rende più forti": così l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell prima della riunione dei ministri della Difesa dell'Ue al quale parteciperanno anche il titolare della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov e il vice segretario generale della Nato, Mircea Geoana. Sulla posizione della Turchia su Svezia e Finlandia, Borrell ha sottolineato: "Sono sicuro che il Consiglio Atlantico supporterà il più possibile" l'adesione dei due Paesi e "so che la Turchia ha avanzato qualche obiezione ma la Nato sarà in grado di superarle".

"L'esistenza stessa della Russia è irritante per l'Occidente, il mondo occidentale è pronto a fare di tutto perché la Federazione non viva come vuole. Gli Stati Uniti si comportano in maniera ostile nei confronti della Russia": così il portavoce del Cremlino Dimitrij Peskov secondo quanto riporta l'Agenzia russa Tass. "Il Paese perde la sua sovranità se non difende fermamente i suoi interessi", ha aggiunto, "la Russia è sicura della sua vittoria e del raggiungimento degli obiettivi prefissati, è sicura che tutto andrà bene". "Le azioni dei Paesi occidentali nei confronti della Russia sono una guerra, sarebbe più corretto ora indicare i Paesi non amici come ostili". "Kiev difficilmente avrebbe potuto realizzare da sola una messa in scena così brillante e sanguinosa a Bucha, ha un esercito di società di pubbliche relazioni che lavorano per lei", ha aggiunto poi il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov.

Nato, Svezia e Finlandia nell'Alleanza: la risposta di Mosca

La Russia non ha alcun problema con la Finlandia e con la Svezia, ma Mosca dovrà dare una ''risposta'' al loro ingresso nella Nato e alla presenza di infrastrutture militari nei due Paesi. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin. ''Non abbiamo un problema con la Finlandia e con la Svezia'', ha detto Putin al vertice del Csto, l'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva in corso a Mosca. Allo stesso tempo, però, ''reagiremo all'espansione delle infrastrutture militari della Nato alla Svezia e alla Finlandia'', ha aggiunto, sottolineando la ''necessità di prestare maggiore attenzione ai piani della Nato di aumentare la sua influenza globale''.

In precedenza era stato il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov a dichiarare che la scelta di Finlandia e Svezia è un "grave errore con conseguenze di vasta portata". "Il livello generale di tensione militare aumenterà e la situazione, ovviamente, sta cambiando radicalmente alla luce di ciò che sta accadendo", ha affermato secondo quanto riportato dall’agenzia Interfax, sottolineando che "Finlandia e Svezia non dovrebbero farsi illusioni sul fatto che la Russia si limiterà semplicemente a sopportare la loro decisione".

"E' un peccato che il buon senso sia sacrificato ad alcune idee senza senso su cosa dovrebbe essere fatto nella situazione attuale. Per noi è assolutamente evidente che la sicurezza della Svezia, come quella della Finlandia, non sarà rafforzata a seguito di questa decisione", ha sottolineato Ryabkov.

Intanto, con una dichiarazione congiunta, i ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia e Lituania salutano la "storica decisione" di Svezia e Finlandia di voler entrare nella Nato e assicurano di voler fare "tutto il necessario" per sostenerli.

"Guidati nella scelta dagli Stati Uniti"

Anche secondo il portavoce del Cremlino Dmytro Peskok l'ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato non rafforzerà in alcun modo l'Europa. La Russia, sostiene, segue da vicino le richieste di adesione dei due Paesi che sono stati guidati in questa scelta dagli Stati Uniti.

Il governo finlandese ha annunciato ieri l'intenzione di presentare domanda di adesione alla Nato, abbandonando decenni di neutralità. Il Parlamento di Helsinki si riunirà già oggi per discutere e approvare la domanda, con l'avvio del processo possibile a partire da domani.

Anche la Turchia si è espressa 'contro' Stoccolma e Helsinki, con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu che ha giudicato l'atteggiamento della Finlandia "rispettoso" delle preoccupazioni della Turchia e quello della Svezia "provocatorio". "Invieremo un gruppo di diplomatici per colloqui e per un dialogo con la Turchia in modo da vedere come si possa risolvere la questione e di cosa si tratti realmente", ha detto oggi il ministro della Difesa della Svezia, Peter Hultqvist.