Kherson chiede annessione alla Russia, Lavrov: "Mai più dominio Usa sul mondo"

La regione controllata dai russi dalla prima fase dell'operazione militare chiederà a breve di congiungersi a Mosca, il ministro russo bacchetta Usa e Onu

Kherson chiede annessione alla Russia, Lavrov: "Mai più dominio Usa sul mondo". Nei prossimi giorni potrebbe compiersi uno snodo importante della guerra in Ucraina: stando a quanto riferiscono alcuni media locali, infatti, le autorità filorusse insediatesi nella regione di Kherson, a sud dell'Ucraina, si preparano a chiedere l'unificazione con quella che ritengono essere la madrepatria, la Russia. Un passo importante, tenuto conto anche delle probabili modalità: non dovrebbe tenersi un referendum, voce che circolava da qualche settimana, né la regione assumerà la forma di una Repubblica popolare, come successo per il Donetsk e il Lugansk. Da Mosca, intanto, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov avverte gli Stati Uniti: il quadro geopolitico globale "cambierà una volta terminata l'operazione speciale in Ucraina". 

Ucraina, Kherson chiede annessione alla Russia

"La città di Kherson è la Russia, non la Repubblica popolare di Kherson, non ci saranno referendum, ma un unico decreto sulla base dell’appello della leadership al Presidente della Federazione Russa, e ci sarà una richiesta di introdurre la regione a tutti gli effetti nella Federazione Russa”. Parole e musica del vice capo dell’amministrazione regionale Kirill Stremousov. Un segnale forte, che fa capire come il copione in questo caso sarà molto diverso da quello del Donbass.

La geografia, poi, fa capire la rilevanza della richiesta di annessione: Kherson si trova a sud dell'Ucraina, vicino all'estuario del fiume Dnepr nel Mar Nero. La città capoluogo dell'omonima regione si trova ad est di Odessa ma a ovest rispetto alla Crimea. Se nei prossimi giorni dovesse diventare territorio russo quantomeno de facto, significherebbe ufficialmente che i disegni di Mosca vanno oltre il Donbass e probabilmente mirano a chiudere lo sbocco sul mare all'Ucraina. 

Lavrov: "Mai più dominio Usa sul mondo"

Nelle stesse ore il ministro russo Lavrov ha detto la sua sul ruolo dell'Onu e sul futuro degli assetti globali. A margine del bilaterale con l'omologo dell'Oman, il capo della diplomazia del Cremlino fa capire quale sarà lo stato dell'arte una volta terminato il conflitto: "Ci auguriamo e ci aspettiamo che il completamento della nostra operazione militare, dopo aver raggiunto tutti gli obiettivi fissati nel suo quadro, costringerà l'Occidente a smettere di promuovere la cosiddetta pace unipolare sotto il dominio degli Stati Uniti e dei suoi alleati".

Lavrov non risparmia nemmeno una bacchettata alle Nazioni Unite, protagoniste di un vero e proprio fallimento politico a suo dire: "Il Segretariato delle Nazioni Unite ha perso l'occasione di raggiungere una soluzione politica a causa dell'assoluta mancanza di reazione allo sfacciato sabotaggio della risoluzione del Consiglio di Sicurezza che ha approvato gli accordi di Minsk da parte del regime di Kiev per i lunghi sette anni", ha commentato.