Peskov smentisce "parata a Mariupol" il 9 maggio. Ma Kiev non si arrende: "Previsti bombardamenti pesanti"

Dall'Ucraina sembrano essere sicuri nonostante il no totale di oggi del portavoce di Putin. No ad una parata a Mariupol il 9 maggio "per ovvie ragioni"

Pericolo 9 maggio per l'Ucraina? Non secondo le parole del portavoce di Putin Dmitry Peskov. Il russo secondo quanto riportato dall'agenzia Tass avrebbe negato le voci dall'Ucraina che li vedrebbero sfilare a Mariupol quel giorno. Delle celebrazioni ritenute da Peskov "impossibili per ovvie ragioni". Che allo stesso tempo ha aggiunto di essere "certo che arriverà il momento per questa celebrazione".

9 maggio, Peskov: "No parata a Mariupol"

L'annuncio a questo punto falso si era sparso proprio dall'Ucraina con la vicesindaca Viktoria Kalachova. Sulla possibilità di una delegazione ufficiale russa a Mariupol per quella data, Peskov ha detto di non avere informazioni a riguardo. Inoltre l’intelligence ucraina ha informato nei giorni scorsi del lavoro di pulizia che i soldati russi stavano preparando in modo che fosse tutto pronto. Quest'ultimi in particolare hanno specificato che la Russia stava "pulendo le strade centrali dalle macerie, togliendo gli ordigni inesplosi e rimuovendo i corpi delle persone uccise", a Mariupol. Il tutto per festeggiare nella città quasi caduta il giorno della sconfitta dei nazisti per mano dei russi più di 70 anni fa.

Ma Peskov ha negato tutto. Ieri, giovedì 5 maggio è stato proclamato l'annullamento delle parate a Donetsk e Lugansk. mentre i preparativi a Mosca nella celebre Piazza Rossa sono iniziati. 

Dall'Ucraina: "Russia ci bombarderà pesantemente il 9 maggio"


Ma l'Ucraina non si arrende e tramite il Consiglio nazionale di sicurezza e Difesa ucraino allerta i cittadini su possibili bombardamenti nelle giornate dell'8 e del 9 maggio. In quei giorni "gli occupanti russi potrebbero organizzare massicci bombardamenti di vari insediamenti per aumentare il terrore della popolazione civile", hanno specificato. Aggiungendo tra le altre cose che l'esercito russo non riesce ad avere "risultati significativi al fronte prima del Giorno della Vittoria", e che "il rischio di massicci bombardamenti delle città è in aumento".

Per questo motivo durante i due giorni le forze armate "lavoreranno in modalità intensificata". Allarme inutile o giustificato? Dall'Ucraina sembrano essere certi che per quella data il Cremlino escogiterà qualcosa oltre ai celebri festeggiamenti in Russia. Il Consiglio nazionale di sicurezza e Difesa ucraino che ha lanciato l’allerta è l’organo che si occupa della politica di sicurezza nazionale sia per gli eventi di portata nazionale che internazionale e dà consulenza al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.