Orban contro sanzioni alla Russia sul petrolio, Medvedev lo esalta: "Coraggioso"

Il premier ungherese si oppone a provvedimenti contro Mosca che includano il settore energetico e il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo lo elogia

Viktor Orban si schiera contro le sanzioni alla Russia sul petrolio e Medvedev lo esalta: "Coraggioso". È l'Ungheria l'anello debole dell'Europa sulle sanzioni alla Russia. Il sesto pacchetto è pronto da giorni ma l'opposizione di Budapest, oltre a quella della Slovacchia, sull'embargo al petrolio frena l'approvazione della bozza. Per Orban, da sempre vicino a Mosca dal punto di vista ideologico, colpire il settore energetico è "una linea rossa" invalicabile. La dipendenza dal gas e dal petrolio russo è ancora altissima e sia l'Ungheria che la Slovacchia beneficerebbero di una speciale esenzione voluta dall'Ue: la bozza del documento prevede che i due Paesi si emancipino dalla dipendenza russa entro la fine del 2023, un anno in più rispetto a tutti gli altri membri dell'Unione europea. 

Orban contro sanzioni alla Russia, Medvedev lo esalta: "Coraggioso"

Orban però continua a fare muro e ha inviato una lettera alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per esprimere tutta la sua preoccupazione sui prossimi passi dell'Europa. Intervistato il primo ministro ungherese ha reso pubblico il suo timore: "Ero pronto a concordare con i primi cinque pacchetti di sanzioni Ue, ma ho detto chiaramente fin dall’inizio che c’è una linea rossa: il settore dell’energia", ha spiegato. 

Orban ha rincarato la dose e per far capire quanto sarebbe difficile per il suo Paese abbandonare prima del tempo gas e petrolio russo ha usato un'espressione molto forte: "Non possiamo accettare una proposta che ignori questa circostanza perché nella sua forma attuale equivale a una bomba atomica sganciata sull’economia ungherese", le sue parole. 

L'elogio di Medvedev e del presidente della Duma

Le frizioni tra Bruxelles e Budapest sono salite a un livello altissimo e per smarcarsi dal resto d'Europa Orban ha rotto anche il fronte coi tradizionali alleati del blocco di Visegraad, su tutti la Polonia, che è il Paese più antirusso dei 27, per motivazioni geografiche e storiche. Dalla Russia hanno colto subito la palla al balzo, cercando di allargare la crepa: il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha definito Orban "coraggioso". 

E il vicepresidente della Duma, il Parlamento russo, Vyacheslav Volodin, ha affondato: "Se gli Stati che sono oggi membri dell’Ue vogliono preservare la loro sovranità e sostenere gli interessi dei loro cittadini hanno una sola opzione che è uscire dall’Unione europea". Una sirena chiaramente rivolta a quei Paesi tradizionalmente euroscettici e maggiormente critici nei confronti dell'Unione europea.