Transnistria, si allarga il fronte: sventato nuovo attacco ad antenne radio-tv
Lo conferma il ministro dell'interno della regione filo russa in Moldavia. Già una settimana era andato in scena un attacco "contro il centro di trasmissione della radio russa"
Il ministro dell'interno della Transnistria ha riportato che negli ultimi giorni è andato in scena un nuovo tentativo di distruggere le antenne dell'emittente radiotelevisiva nella regione autoproclamata Repubblica. Si allarga dunque il fronte nella regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l'Ucraina, dove è stato sventato nella località di Mayak. Giusto per restare in tema, già una settimana fa le autorità della Transnistria infatti avevano denunciato un attacco "contro il centro di trasmissione della radio russa, con il conseguente danneggiamento di due antenne". Rimbalzano nel frattempo le accuse tra Mosca e Kiev. La Russia non riconosce quel fazzoletto di terra ma lo sostiene.
Transnistria, sventato attacco che mirava ad antenne dell'emittente radiotelevisiva
Mire contro i mezzi tecnologici della regione separatista? È possibile: c'è da dire che i sospetti su una possibile offensiva in Transnistria si accodano ormai da tempo. Oltre al danneggiamento di due antenne infatti, si sono registrare esplosioni nella "sede del ministero della Sicurezza di Stato a Tiraspol" e "contro un'unità militare vicino al villaggio di Parkany". Il ministro dell'Interno dell'autoproclamata repubblica, ha confermato l'utilizzo di un drone carico di esplosivo scagliato contro le antenne. Sventato stavolta dalle forze di sicurezza locali. Il drone è attivabile da remoto usando un segnale radio.
Famiglie di ufficiali russi si ritirano dalla Transnitria?
Secondo fonti ucraine le famiglie degli ufficiali russi si stanno preparando per l'evacuazione dallo stato separatista non riconosciuto della Transnistria. Una notizia non confermata dai principali protagonisti in questione o dal Cremlino ma che potrebbe dire tanto sugli sviluppi futuri nella regione e sulla possibilità di una nuova escalation. L'indiscrezione arriva dallo Stato Maggiore delle forze armate ucraine mentre questi ultimi sono occupati insieme alla Moldavia e all’Unione Europea per evitare un ulteriore allargamento del conflitto. Putin non ha mai rilasciato dichiarazioni a tal proposito quindi tutte le voci arrivate dall'Ucraina restano da intendersi come "potenziali" in attesa di ulteriori sviluppi.