Ucraina, l'80% degli americani teme l'allargamento del conflitto e l'uso delle atomiche
Washington è sempre più coinvolta nell'aiutare Kiev e gli americani sono preoccupati per un'escalation del conflitto
Sono trascorsi più di due mesi dall'inizio delle ostilità in Ucraina e Washington è sempre più coinvolta nell'aiutare Kiev a reagire all'attacco russo. Gli americani, a loro volta, sono sempre più preoccupati per un'escalation del conflitto e per l'eventuale ricorso ad armi atomiche da parte del Cremlino. E' quello che emerge da un sondaggio Washington Post/Abcnews secondo cui l'81% degli intervistati teme che la guerra possa deflagrare in altri Paesi europei, l'80% teme un coinvolgimento diretto di forze americane e la stessa percentuale il possibile uso di armi atomiche da parte di Mosca.
Gli americani preoccupati per l'uso di armi atomiche
Metà degli intervistati, il 50%, sottolinea quest'ultimo allarme affermando di essere "molto preoccupato" per le testate nucleari: un sospetto che sembra diffuso in modo bipartisan, coinvolgendo l'86% gli elettori democratici e il 72% di quelli repubblicani. La rilevazione mostra come solamente una parte dell'elettorato americano sia a favore del modo in cui Joe Biden sta gestendo la crisi, anche se il 47% continua a bocciarlo. In generale, solamente il 42% esprime un giudizio positivo sull'operato del presidente, un tasso salito di circa 10 punti rispetto al 33% registrato all'inizio dell'escalation sul fronte dell'Europa orientale.
L'aria è la stessa che tira da questa parte dell'Atlantico. "La guerra finirà quando le due forze non ce la faranno più e poi si negozierà per decenni su chi abbia diritto a detenere i territori conquistati", ha dichiarato Lucio Caracciolo, direttore di Limes, a LA7. Poi, a proposito del sondaggio secondo cui il 43,6% degli italiani è contrario all'invio di armi, ha aggiunto: "Fra due mesi sarà il 50%, col tempo si riduce l'emozione e si guarda con maggiore distanza al caso ucraino".