Ucraina, Russia viola spazio aereo danese, in corso evacuazione civili da Azovstal
Mosca manda un avvertimento alla Nato: dopo la Svezia, anche la Danimarca denuncia una violazione dello spazio aereo. Zelensky: "100 civili già in salvo"
La Russia viola lo spazio aereo danese nelle ore in cui è in corso l'evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal. La Russia manda un altro avvertimento alla Nato e ai paesi scandinavi: ieri un aereo russo aveva invaso lo spazio aereo svedese, oggi la stessa cosa viene denunciata dalla Danimarca. La tensione nell'aera non era così alta da anni. È la conseguenza dell'ingresso imminente di Svezia e Finlandia nella Nato. La procedura sta andando avanti molto velocemente e Mosca aveva già minacciato che la scelta avrebbe avuto delle conseguenze. Queste incursioni aeree ne sono la prima dimostrazione. Intanto nell'acciaieria Azovstal di Mariupol è in corso l'evacuazione dei civili organizzata dalle Nazioni Unite: 100 i civili già in salvo, secondo quanto riferito da Volodymyr Zelensky.
Ucraina, Russia viola spazio aereo danese
La Russia aumenta ai massimi la pressione sui paesi scandinavi. Piccole provocazioni e nulla più, ma non si tratta di incursioni casuali nelle settimane in cui Svezia e Finlandia hanno effettuato una scelta storica: abbandonare la tradizionale neutralità per abbracciare l'Alleanza atlantica. Una scelta che Mosca ha fatto subito capire non sarebbe stata indolore. E ora dalle parole si è arrivati ai fatti.
Nel giro di 24 ore caccia russi hanno invaso lo spazio aereo prima della Svezia e poi della Danimarca. È lo stesso ministro degli Esteri danese, Jeppe Kofod, a darne notizia su Twitter, annunciando anche una reazione durissima dal punto di vista diplomatico: la convocazione dell'ambasciatore. "L'ambasciatore russo domani si presenterà per colloqui al ministero degli Esteri. Un'altra violazione russa dello spazio aereo danese. Questo è del tutto inaccettabile ed estremamente preoccupante nella situazione attuale".
In corso evacuazione civili da Azovstal
Intanto il dramma umanitario che da settimane si sta consumando a Mariupol, nell'immensa acciaieria Azovstal, sembra avere fine almeno per i civili. È in corso, infatti, l'evacuazione delle persone, soprattutto donne e bambini, asserragliati da tantissimo tempo nei cunicoli dell'impianto, assediato dall'esercito russo. Le operazioni sono gestite dalle Nazioni Unite e a dare un primo, importante aggiornamento sulla situazione è stato il presidente ucraino Zelensky.
"Il primo gruppo di circa 100 persone si sta dirigendo verso l'area controllata. Domani li incontreremo a Zaporizhzhia, grato al nostro team! Ora, insieme alle Nazioni Unite, stiamo lavorando all'evacuazione di altri civili dall'impianto", ha scritto su Twitter il leader del governo di Kiev. Nessuno spiraglio, invece, per i soldati rintanati nei bunker, marines ucraini e combattenti del battaglione Azov. Per loro non è arrivato nessun lasciapassare.