Gas russo, Mosca blocca forniture a Polonia e Bulgaria. Von der Leyen: " Ricatto"
Il colosso russo Gazprom "annuncia una sospensione completa delle forniture di gas" per Polonia e Bulgaria. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: "Scelta ingiustificata e inaccettabile"
Ursula von der Leyen definisce "ingiustificata" e "inaccettabile" la decisione di Mosca di bloccare da oggi le forniture di gas russo a Polonia e Bulgaria. Lo dichiara in una nota, nella quale poi la stessa presidente della Commissione Europea aggiunge che "si tratta dell'ennesimo tentativo della Russia di utilizzare il gas come strumento di ricatto". E ancora: "Siamo preparati per questo scenario. Siamo in stretto contatto con tutti gli Stati membri. Abbiamo lavorato per garantire forniture alternative e i migliori livelli di stoccaggio possibili in tutta l'Ue".
Gas russo, von der Leyen: "Abbiamo piani di emergenza". Duma: "Sospenderlo per i Paesi ostili"
"Gli Stati membri hanno messo in atto piani di emergenza proprio per questo scenario" e "in questo momento è in corso una riunione del gruppo di coordinamento del gas. Stiamo delineando una risposta coordinata dell'Ue", precisa von der Leyen, che aggiunge che "continueremo inoltre a collaborare con i partner internazionali per garantire flussi alternativi e continuerò a lavorare con i leader europei e mondiali per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico in Europa".
E mentre la von der Leyen si scaglia contro la Russia, il presidente della Duma Vyacheslav Volodin lancia l'appello: "Le forniture di gas ai Paesi ostili che si rifiutano di pagare il carburante in rubli dovrebbero essere sospese".
Gas russo, Mosca sospende forniture a Polonia e Bulgaria: cosa succede adesso?
Mosca blocca, a partire da oggi, mercoledì 27 aprile 2022, le forniture di gas russo a Polonia e Bulgaria. La decisione di Vladimir Putin arriva dopo il rifiuto da parte dei due Paesi di pagare il gas in rubli. E non appena la notizia si diffonde, il prezzo del gas sale alle stelle: dopo un'apertura intorno ai 93 euro, si registra un picco a 107 euro a megawattora. La domanda ora è una sola: cosa succede adesso? Quale sarà l'impatto di questo blocco?
La conferma dello stop al gas russo alla Polonia arriva dal gruppo energetico polacco Pgnig che fa sapere di aver ricevuto "una lettera di Gazprom che annuncia una sospensione completa delle forniture di gas. Pgnig e Gaz-System - si legge in una nota - informano che attualmente tutte le consegne ai clienti vengono effettuate in base alle loro esigenze. Le aziende stanno monitorando la situazione e sono preparate per vari scenari". Lo stesso vale anche per la Bulgaria. Il ministero dell'Energia di Sofia dirama un comunicato in cui c'è scritto: "Gazprom ha informato Bulgargaz che interromperà la fornitura di gas dal 27 aprile", quindi proprio da oggi.
"La Russia inizia il ricatto del gas dell'Europa a causa della riluttanza dei Paesi a pagare il gas in rubli", commenta su Telegram qualche minuto dopo la decisione di Mosca Andriy Yermak, capo dell'ufficio della presidenza ucraina. "Stiamo assistendo a un aumento russo delle tariffe e a un allontanamento da qualsiasi regola e obbligo", continua. "L'Unione europea ha ripetutamente affermato che non pagherà il gas in rubli, perché i contratti firmati non riguardano pagamenti in valuta 'di legno'. La Russia sta cercando di dividere l'unità dei nostri alleati" e, secondo Yermak, "dimostra anche che le risorse energetiche sono un'arma per loro". "Ecco perché - esorta infine il capo dell'ufficio della presidenza di Kiev - l'Unione europea dev'essere unita e imporre un embargo sulle risorse energetiche, privando i russi delle loro armi energetiche".
Gas Russia, stop a forniture: lo scenario
Lo stop alle forniture di gas proveniente dalla Russia per i due Paesi porta tutti a porsi la stessa domanda: cosa succede adesso? In Polonia il sito Onet riferisce che "una squadra di crisi si è subito riunita presso il ministero del Clima polacco" per affrontare la questione, mentre il prezzo del gas sul mercato, salendo del 6,64%, supera i 100 euro al megawattora. Il punto - dicono gli esperti - è che se la Russia dovesse procedere a sospendere il flusso a tutti gli Stati che non pagano in rubli, si potrebbe arrivare ad un effettivo blocco dell'export.
Quello di Putin di oggi vuole comunque essere un chiaro segnale: dopo le sanzioni alla Russia, le espulsioni dalle ambasciate europee dei delegati russi e i milioni di dollari mandati a Kiev dall'Occidente in aiuti militari, il Cremlino risponde al "muro" di alcuni Paesi. E forse Polonia e Bulgaria potrebbero essere solo i primi di tanti. Nel frattempo in Italia, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si dice "in prima fila" per imporre un tetto al prezzo del gas nell'Ue. "Continueremo a batterci in Europa con tutte le forze. Subito un tetto massimo europeo al prezzo del gas, per tutelare famiglie e aziende contro speculazioni che non permetteremo", scrive su Facebook. "Questa è la risposta che l'Europa deve dare ai cittadini, con rapidità e senza veti da parte di nessuno".