Ucraina, nuovo ultimatum russo a Mariupol. Cina: "Più coordinamento con Mosca"

Dai russi una nuova richiesta di resa per avere salva la vita alle truppe ucraina asserragliate nell'acciaieria della città. Pechino vuole rafforzare partnership

Arriva un nuovo ultimatum russo a Mariupol, la Cina assicura: "Più coordinamento con Mosca". La Russia ci riprova: per evitare un massacro il ministero della Difesa russo ha offerto agli ultimi resistenti di Mariupol un ultimatum per avere salva la vita. Ultimatum già scaduto alle ore 11 italiane, anche se il termine ultimo per abbandonare l'acciaieria Azovstal disarmati scade alle 15. Difficile che la proposta venga accettata dagli ultimi componenti della 36ma brigata dei marines e soprattutto dai componenti del famigerato battaglione Azov. La strage, dunque, è sempre più vicina: con le truppe, infatti, sono asserragliati nell'impianto circa mille civili, soprattutto donne, bambini e anziani. L'ultimatum era già stato rifiutato nei giorni scorsi, nonostante la situazione nell'impianto sia sempre più disperata.

Ucraina, nuovo ultimatum russo a Mariupol

Le riserve di acqua e di cibo sono praticamente terminate, i resistenti sono riusciti a opporsi al nemico russo grazie al dedalo di tunnel presenti sotto l'acciaieria ma sono isolati e circondati: non possono uscire dalla zona. L'armata russa è disposta a tutto per stanare i nazionalisti, anche a sganciare le famigerate bombe di fabbricazione sovietica Fab 3000, in grado di distruggere persino i bunker. Potrebbero essere proprio di questo modello gli ordigni usati qualche ora fa.

Il comandante del battaglione Azov a Mariupol, Denys Prokopenko, infatti, ha annunciato in un video che sull'acciaieria sono state sganciate bombe anti-bunker. Qualche giorno fa, questo rischio era stato paventato da Petro Andriushchenko, uno dei consiglieri del sindaco di Mariupol. Per ora non si hanno notizie di morti e feriti, ma la sconfitta definitiva sembra solo questione di ore: "Oggi, con l'aiuto dell'Onnipotente prenderemo completamente Azovstal", ha dichiarato su Telegram il leader dei miliziani ceceni Ramzan Kadyrov

Cina: "Più coordinamento con Mosca"

La Russia, intanto, può continuare a contare su un importante alleato, la Cina di Xi Jinping ed è tutt'altro che isolata sul piano internazionale. Proprio oggi, quando è ufficialmente iniziata la seconda fase dell'offensiva in Ucraina, Pechino ha dichiarato l'importanza della Federazione russa come partner strategico, "indipendentemente dalla situazione internazionale". 

"La Cina rafforzerà la cooperazione strategica con la Russia per promuovere un nuovo modello di relazioni internazionali e una comunità con un futuro condiviso per l’umanità", le parole inviate all'ambasciatore russo in Cina dal viceministro degli Esteri cinese, Le Yucheng. Una dichiarazione di intenti significativa in un giorno non banale, che ricorda, anche se in tono minore, quella "amicizia senza confini" sottolineata da Putin e Xi nell'incontro tra i due capi di Stato del 4 febbraio scorso.