Il governatore della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina: "Le riserve non sono infinite". Pronto ricorso contro le sanzioni occidentali

Elvira Nabiullina ha ammesso che "le riserve non sono infinite" e per questo "è necessario trasformare l'economia". In agenda un'azione legale in contrasto alle sanzioni dell'Occidente

Il governatore della Banca centrale russa Elvira Nabiullina, nel suo intervento alla Duma a proposito della situazione economica del Cremlino ha dichiarato: "È finito il periodo in cui l'economia può vivere di riserve. Già nel secondo e terzo trimestre entreremo in un periodo di trasformazione strutturale e di ricerca di nuovi modelli di business", ha affermato Nabiullina. Quest'ultima ha anche spiegato che le sanzioni hanno colpito principalmente il mercato finanziario, "ma ora cominceranno a colpire sempre più l'economia". La Banca centrale russa potrebbe pianificare un'azione legale in contrasto alle sanzioni imposte dall'Occidente in merito alla guerra in Ucraina.

Elvira Nabiullina: "La Banca Centrale Russa non ha riserve infinite"

Elvira Nabiullina ha insistito sul fatto che "le riserve non sono infinite e per questo "è necessario trasformare l'economia". Le aziende russe dovranno adattarsi perché, ha aggiunto, "i problemi principali riguarderanno le restrizioni sulle importazioni e alla logistica del commercio estero". Inoltre "i produttori russi dovranno cercare nuovi partner, una nuova logistica o passare alla produzione di prodotti delle generazioni precedenti", ma ''per tutto questo ci vorrà tempo''. La Banca centrale russa sta anche valutando di emettere rubli digitali.

Nel suo discorso più significativo, Nabiullina ha aggiunto: "Ci vorrà fino al 2024 per riportare l'inflazione al suo obiettivo del 4%".  La banca centrale russa ha più che raddoppiato il suo tasso di interesse chiave al 20% quando le sanzioni internazionali hanno colpito, ma poi lo ha tagliato questo mese al 17%, segnalando un ambiente economico difficile e un rallentamento dell'inflazione. La governatrice ha sottolineato come la banca centrale non "proverà ad abbassare l’inflazione a ogni costo perché questo limiterebbe l’adattamento dell’economia" alla nuova situazione caratterizzata dalle sanzioni.