Ucraina, Mosca annuncia uccisione del comandante dei marines a Mariupol

Il suo nome è Volodymyr Baranyuk ed era a capo dei marines della 36ma brigata rimasti a difesa della città sul mar d'Azov insieme al famigerato battaglione Azov

Mosca annuncia l'uccisione del comandante dei marines a Mariupol, Volodymyr Baranyuk. Se confermata, sarebbe una grave perdita per la resistenza ucraina a Mariupol: lo schieramento russo ha annunciato la morte del comandante della 36ma brigata dei marines a Mariupol, Volodymyr Baranyuk. Per ora dalla parte ucraina non arrivano conferme né smentite ma il silenzio sa tanto di conferma. A trovare il corpo del comandante sarebbero stati i miliziani filorussi del Donbass che partecipano all'assedio della città affacciata sul mar d'Azov insieme all'esercito regolare e ai combattenti ceceni. Infatti a dare la notizia all'agenzia di stampa Tass è stato il vicecomandante delle truppe separatiste, Eduard Basurin. Secondo la sua versione, "nella notte tra l'11 e il 12 aprile, un gruppo di militari della 36esima brigata di Marina ucraina ha tentato una sortita dall'impianto siderurgico Ilyich. Ma l'azione è stata sventata dalle forze speciali della Dpr".

Mosca annuncia uccisione del comandante dei marines a Mariupol

L'impianto si trova vicino l'acciaieria Azovstal, dove ormai da settimane quello che è rimasto delle forze ucraine si trova asserragliato e resiste, sfruttando la conformazione dell'area industriale, piena di tunnel e cunicoli. "Durante l'ispezione è stato trovato il corpo del comandante della 36esima brigata del Corpo dei Marines, il colonnello Baranyuk Vladimir Anatolyevich", prosegue il comunicato. 

Dunque l'uccisione del militare risalirebbe a una settimana fa, molto prima dell'ultimatum proposto dalla Russia agli ultimi resistenti: la resa incondizionata per avere salva la vita. Oltre a Baranyuk in quel frangente sarebbero morti altri 50 marines. Non è ancora chiaro il motivo dell'azione: potrebbe essere stato un tentativo disperato di rompere l'assedio, visto che le riserve di acqua e di cibo a disposizione degli ucraini sono terminate da tempo. Oppure potrebbe essere stata una manovra diversiva.

La resistenza ucraina nella città sul mar d'Azov

Sarebbe ancora vivo, invece, il comandante dell'altro gruppo militare rimasto a difesa della città, completamente rasa al suolo, il battaglione d'Azov: Denys Prokopenko. L'ultimo video in cui compare risale a mercoledì, come spiega il Corriere della Sera. Ma la situazione dei combattenti ucraini in città è disperata e a confermarlo sono gli stessi membri del governo di Kiev: "Quel che resta dei militari ucraini ed un grande gruppo di civili sono circondati di fatto dalle forze russe. Loro continuano a lottare, ma dal modo in cui si stanno comportando i russi a Mariupol sembra che abbiano deciso di radere al suolo la città ad ogni costo", ha detto Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri ucraino. 

Proprio nell'estremo tentativo di salvare loro la vita, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha irrigidito la sua posizione affermando che non sarà possibile trovare una soluzione negoziale se saranno eliminati. Anche se sono proprio i combattenti rimasti a Mariupol che per ora hanno sempre rifiutato la resa.