A Shanghai tre morti per covid: è la prima volta dal 19 marzo, flop del modello "tolleranza zero"

A Shanghai, in Cina, prime vittime dal 19 marzo che certificano il fallimento del modello tolleranza zero. Il Dragone si è rifiutato di adottare il modello "occidentale", mentre la città è stremata dopo un mese di lockdown

A Shanghai si torna a morire per covid. Le autorità sanitarie della metropoli hanno infatti annunciato le prime tre vittime per le conseguenze del Covid da quando si è diffusa la nuova fiammata di casi dovuti alla variante Omicron, che sta interessando la città da oltre un mese. È quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Per trovare dei caduti a causa del covid bisogna tornare indietro al 19 marzo (due morti). Da quel momento in poi per le autorità cinesi calma piatta, fino ad adesso, dove dopo l'impennata di casi che sta coinvolgendo Shanghai ma non solo, sono arrivate le prime vittime. Ma la metropoli ripudia il modello "occidentale" di convivere con il virus. Per questo sono state adottate delle strutture sanitarie che possono ospitare chi ha preso il virus.

Tre morti a Shanghai per covid, ecco chi sono

Le vittime di Shanghai sono tre persone anziane e con problemi di salute (malattie coronariche, diabete e alta pressione sanguigna). In particolare, si tratta di due donne di 89 e 91 anni e di un uomo di 91 anni. Da quando iniziata la pandemia, in tutta la Cina, sono morte 4.641 persone, un numero pressoché ininfluente rispetto al miliardo e 400 milioni di abitanti del Paese. E ai 6,2 milioni di decessi ufficialmente registrati dalla pandemia a livello mondiale.

Nella capitale per contrastare il virus che si sta espandendo a macchia d'olio, è in corso un rigido lockdown, il più significativo dall'inizio della pandemia, ma che non ha escluso proteste da parte della gente, che si trova alle prese con difficoltà a reperire cibo e saccheggi. La nuova misura adottata dalla capitale sta infatti provocando difficoltà negli approvvigionamenti. Nella città sono stati varati dei cani robot e dei droni per tenere l'ordine. Sono più di 20.000 casi locali al giorno quelli che escono da Shanghai. Il Dragone ha deciso di adottare un approccio da “tolleranza zero” al Covid, fatto di test di massa, restrizioni ai viaggi e blocchi mirati, anche su vasta scala. La variante Omicron, temuta per la sua diffusione più rapida, ha però messo in discussione le politiche finora seguite.