In Russia chiuse le sedi di Amnesty International e Human Rights Watch a Mosca. Le ong attaccano: "Raddoppieremo gli sforzi"
Mosca chiude le due sedi ma già dal 2003 Amnesty era diventata un "ufficio di rappresentanza". Kuleba su Twitter attacca: "Abbiamo creato un archivio online per documentare i crimini di guerra russi"
Il Cremlino, tramite il ministero di giustizia russo, ha chiuso le sedi locali di Amnesty International e Human Rights Watch a Mosca. Queste due organizzazioni vanno ad includersi ad un elenco formato da 15 associazioni umanitarie straniere in Russia che hanno chiuso i battenti. Dal Cremlino spiegano che le organizzazioni hanno "violato la legge della Federazione russa". Dura la risposta della Segretaria generale di Amnesty, Agnès Callamard: "In un paese in cui decine di attivisti e dissidenti sono stati imprigionati, uccisi o esiliati, in cui i media indipendenti sono stati diffamati, bloccati o costretti all’autocensura e in cui le organizzazioni della società civile sono state bandite o liquidate, devi fare qualcosa di giusto se il Cremlino cerca di zittirti".
Russia chiude a Mosca sede di Amnesty. Era attiva dal 1993
Amnesty, la Callamard insiste: "Le autorità russe si sbagliano profondamente se credono che chiudendo il nostro ufficio a Mosca interromperanno il nostro lavoro di documentazione e denuncia delle violazioni dei diritti umani", "Raddoppieremo i nostri sforzi per denunciare le clamorose violazioni dei diritti umani da parte della Russia, sia in patria sia all'estero". replicando alla chiusura della sede locale da parte di Mosca. Nell'elenco sono state incluse nove organizzazioni tedesche e tre degli Stati Uniti, una dalla Gran Bretagna, una dalla Polonia e una dalla Svizzera.
"Continueremo a difendere il diritto del giornalismo indipendente di denunciare i fatti e ad assicurare che i responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, che siano commesse in Russia in Ucraina o in Siria, siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Detto più semplicemente, non ci arrenderemo". Amnesty International aveva aperto il suo Centro informazioni di Mosca nel 1993.
Kuleba: "Abbiamo prove di crimini della Russia"
Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo aver chiesto nei giorni scorsi che all'Ucraina vengano mandate armi a profusione per fronteggiare la Russia, si sfoga su Twitter: "Abbiamo creato un archivio online per documentare i crimini di guerra della Russia", scrive. "Le prove raccolte delle atrocità commesse dall'esercito russo in Ucraina garantirà che questi criminali di guerra non sfuggano alla giustizia", aggiunge.