Russi cacciati da Irpin, esulta il sindaco: "Via il male di Mosca". In Ucraina ancora scontri a Bucha
Alexander Markushin, sindaco di Irpin festeggia su Telegram la cacciata dei russi dalla città. A Bucha "orrori che ricordano la seconda guerra mondiale" per il sindaco
Irpin è stata liberata dai russi. Sembra essere così almeno a sentire il sindaco festoso che su Facebook ha aggiornato il suo popolo dell'avvenuta evacuazione delle truppe russe. Alexander Markushin, sindaco della città alle porte di Kiev ha affermato: "La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all'Ucraina". Il messaggio postato dal sindaco Markushin, è stato ripreso in fretta dagli altri canali Telegram e poco dopo è arrivata la conferma
Ucraina, sindaco di Irpin: "Residenti non possono ancora tornare nelle case"
Il sindaco nel suo messaggio Facebook, dichiara: "Buon pomeriggio, comunità di Irpin. Oggi abbiamo buone notizie. Oggi Irpin è stata liberata e lo sgombero è in corso. Voglio ringraziare i membri delle Forze armate dell’Ucraina, ringraziare la difesa territoriale, ringraziare la polizia nazionale e le unità speciali della polizia. Vorrei ringraziare il Dipartimento di Polizia Speciale Principale. Ragazzi, quando siamo insieme, siamo una forza. Amici, mi rivolgo anche ai nostri residenti. Non potete ancora tornare in Irpin. Non è ancora sicuro. Stiamo consolidando le nostre linee e andremo a liberare Bucha, Hostomel’, Vorzel’.
Sappiamo che ci saranno altri attacchi alla nostra città e la difenderemo con coraggio. Irpin è l'Ucraina. Gloria all'Ucraina! Gloria agli eroi!". Quindi ancora divieto agli abitanti di tornare nella loro dimora come conferma tra l'altro l'emittente pubblica ucraina Suspilne News: "L'esercito ucraino sta ripulendo la città e ai residenti è stato chiesto di non tornare ancora nelle loro case". In realtà la cacciata dei russi da Irpin era stata annunciata verso la metà della passata settimana, ma la conquista non era stata totale.
Ucraina, "a Bucha è tutto distrutto"
Continuano invece i combattimenti a Bucha, dove un portavoce di Kiev ha denunciato "colpi contro le case dei civili, infrastrutture distrutte, fuoco sui cittadini in fase di evacuazione: l’esercito russo sta commettendo crimini inenarrabili su Bucha. Non li perdoneremo". Il sindaco gli fa eco e descrive la situazione: "Qui a Bucha vediamo tutti gli orrori di cui abbiamo sentito parlare come crimini compiuti dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. È difficile credere che una cosa del genere possa accadere nel XXI secolo".
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