Chi è Yvan Colonna, il militante indipendente morto dopo l'aggressione in carcere

L'uomo era all'ergastolo per aver fatto parte del commando che nel 1998 uccise il prefetto francese Claude Érignac

Chi è Yvan Colonna, il militante indipendentista corso che a inizio marzo era stato aggredito da un altro detenuto nel carcere di Arles, in Provenza. Dopo l'aggressione le sue condizioni di salute erano gravissime. Sarebbe stato strangolato e picchiato per otto minuti, provocandone la morte cerebrale. L'episodio aveva provocato violenti scontri tra manifestanti indipendentisti e la polizia in Corsica.

Chi è Yvan Colonna e perchè era condannato all'ergastolo

Yvan Colonna aveva 61 anni ed era un ex pastore diventato attivista e militante indipendentista. Era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio del prefetto francese Claude Erignac, avvenuto il 6 febbraio 1998. 

Era detenuto in regime di sorveglianza speciale ad Arles quando sarebbe stato aggredito da un altro detenuto. Secondo la versione delle autorità, l'autore dell'aggressione sarebbe Franck Elong Abé. Questi è in carcere con accuse di terrorismo e avrebbe assalito Colonna perché arrabbiato per la sua "blasfemia". Fra i due sarebbe sorto un litigio durante il quale Colonna avrebbe offeso la fede islamica di Franck Elong Abé.

L'aggressione aveva sollevato moltissime proteste in Corsica. Gli indipendentisti corsi avevano anche accusato la polizia carceraria di Arles di non essere intervenuta per difendere Colonna. Abé lo avrebbe strangolato e picchiato per otto minuti, provocandone la morte cerebrale.

Chi è Yvan Colonna: per lui erano scoppiate le proteste in Corsica

L'uomo è morto in ospedale dove era stato trasportato dopo l'aggressione. A dare la notizia è stata la famiglia, tramite l'avvocato. Il suo ferimento in carcere aveva provocato dure proteste in Corsica. Il ministro dell'Interno Gerald Darmanin si era anche recato sull'isola per invitare al dialogo. Da diverso tempo era stato chiesto il trasferimento di Colonna in una prigione dell'isola. Le autorità francesi lo avevano però sempre rifiutato a causa dello status di "detenuto sorvegliato particolare" dell'indipendentista.