Covid in Cina, Omicron ferma Foxconn e la produzione di Iphone: Shenzhen in lockdown
Con Shenzen in lockdown si ferma la produzione di Iphone: la variante Covid Omicron in Cina costringe Foxconn alla chiusura
Foxconn ha annunciato di aver sospeso a tempo indeterminato la propria produzione a causa dei nuovi picchi di contagi dovuti al Covid e alla diffusione della sua variante Omicron: Shenzhen è ufficialmente in lockdown da questa settimana. Foxconn, una delle industrie d'elettronica più importanti del mondo, si occupa di assemblare gli Iphone per conto di Apple. Ma in questo momento sconta il periodo di lockdown imposto dalle autorità cinesi a Shenzhen. L'annuncio arriva in una nota della società: "Le attività di Foxconn a Shenzhen, in Cina, sono state sospese dal 14 marzo in conformità con la nuova politica Covid-19 del governo locale".
Shenzhen, imposto lockdown dalle autorità
Quella di Foxconn è solamente una delle interruzioni di produzione di prodotti elettronici da parte di giganti dell'industria mondiale. Shenzhen, infatti, il cuore tecnologico cinese (e non solo) ospita le sedi di Huawei e Tencent, che riforniscono tutto il mondo, non solo dei loro prodotti, ma anche dell'assemblaggio degli stessi. Oltre a rappresentare il centro dell'industria manufatturiera globale, Shenzhen è uno dei porti più grandi e importanti del mondo. Assieme a Hong Kong, città-stato a lei confinante, e in aspra diatriba giuridica in merito al suo status. Le autorità cinesi hanno qui imposto un lockdown che toccherà 17 milioni di persone e che fermerà la produzione tecnologica di mezzo mondo occidentale.
L'importanza di Shenzhen
Shenzhen costituisce, dopo Shanghai e Pechino, il terzo polo produttivo di Cina in termini di Pil. E uno dei più importanti al mondo. La sua crescita, repentina e inaspettata, l'ha resa la Silicon Valley cinese. Sebbene in termini produttivi sarebbe più corretto definire la Silicon Valley come la Shenzen americana. Qui vi hanno sede, oltre alle già menzionate Huawei e Tencent, anche WeChat, DJI e ZTE, di proprietà di quest'ultima. Ma quelle menzionate sono solo una manciata fra le 70mila che a Shenzhen hanno la propria sede. Il lockdown qui imposto fa parte di una più ampia strategia governativa volta a limitare la diffusione dei contagi. Una strategia nei giorni scorsi già sperimentata a Changchun, metropoli di quasi 10 milioni di abitanti, finita in lockdown dopo l'aumento dei contagi interni.