Ucraina oggi, ucciso giornalista New York Times: "Stava filmando i rifugiati"
Brent Renaud, 51 anni, era rimasto ferito a Irpin e i colleghi lo avevano dovuto lasciare indietro per fuggire dagli spari
Oggi, domenica 13 marzo 2022, in Ucraina è stato ucciso un giornalista del New York Times: "Stava filmando rifugiati", racconta il suo collega rimasto ferito ma che è riuscito a salvarsi. Il nome del reporter morto era Brent Renaud, aveva 51 anni e si trovava Irpin per documentare la situazione nel Paese dopo lo scoppio della guerra con la Russia. A dare il triste annuncio è stato per primo il capo della polizia della King Region Andrei Nebitov.
Giornalista New York Times ucciso in Ucraina: il racconto
"Stavamo attraversando il primo ponte a Irpin con altri colleghi, per filmare i rifugiati in fuga", spiega il collega di Brent Renaud rimasto ferito anche lui oggi. "Si è avvicinata un'auto che ci ha chiesto se volevamo andare con loro per passare il secondo ponte, abbiamo superato il checkpoint e ci hanno sparato contro. Brent è stato ferito e lo abbiamo dovuto lasciare indietro per fuggire. Sono stato portato qui da un'ambulanza. Ho visto che gli hanno sparato al collo, ma non so che fine abbia fatto". Subito il New York Times manda un pensiero al giornalista ucciso e afferma: "Brent Renaud aveva un grande talento. Oggi in Ucraina però non era in missione per noi", rendono noto i vertici del giornale americano.
Brent Ranaud aveva lavorato ad Haiti, dove aveva ripreso il disastro del terremoto e la disperazione degli sfollati, in Afghanistan e in Iraq, dove aveva documentato la situazione delle guerre. Era stato poi in Libia, in Egitto per seguire i sordini politici. Era stato anche a Mosul. Poi in Messico e, più in generale nell'America Centrale e nell'America del Nord. Infine il suo ultimo lavoro era stato appunto in Ucraina, dove voleva dare voce ai profughi di guerra. Proprio qui però, il reporter americano ha perso la vita in modo drammatico.