Guerra nucleare in Ucraina? Ecco qual è la "linea rossa" di Putin

Il parere del politologo Benjamin Hautecouverture della Fondation pour la Recherche Strategique: "Meglio limitarsi ad armi leggere, difensive, per non oltrepassare quella linea che possiamo definire arancione scuro"

Presto la guerra in Ucraina si trasformerà in una guerra nucleare? In tanti se lo domandano dopo l'attacco di Mosca alla centrale atomica ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa. Ebbene, pur essendo difficile fornire una risposta precisa a questa domanda, gli esperti di armi e di relazioni internazionali parlano di una possibile "linea rossa" di Vladimir Putin. In particolare è il politologo francese Benjamin Hautecouverture della Fondation pour la Recherche Strategique, intervistato dal Corriere della Sera, a fornire qualche informazione in merito.

Guerra atomica tra Ucraina e Russia? Cosa dice il politologo francese Hautecouverture

A poco più di una settimana dall'invasione dell'Ucraina, il leader russo Vladimir Putin parla di una possibile guerra atomica tra Kiev e Mosca, probabilmente - dicono in molti - per scoraggiare l'Occidente e la Nato a correre in aiuto degli ucraini. Ma è davvero così? L'esperto di armi nucleari Benjamin Hautecouverture al Corriere della Sera spiega che c'è una "linea rossa" da non superare. Si tratta "dell'invio di truppe, che però nessun Paese aderente alla Nato manderà", afferma. "Poi - continua - c'è una linea arancione scuro, rappresentata dai sistemi di armamento pesanti, offensivi". Al momento l'Ue infatti - ricorda - "non sta inviando carri armati, ma solo armi difensive".

"Da un lato Ue e Stati Uniti vogliono inviare armi che gli ucraini possano utilizzare immediatamente", prosegue l'esperto nel corso dell'intervista. "Dall'altro credo però che la marcia indietro in particolare della Polonia risponda anche a questo ragionamento: meglio limitarsi ad armi leggere, difensive, per non oltrepassare quella linea che possiamo definire arancione scuro", spiega Benjamin Hautecouverture.

"Dal punto di vista strettamente militare, mi pare che le mosse della Russia per ora ubbidiscano a una logica: l'80/90% dello spazio aereo è in mano alla Russia, aeroporti distrutti, centri di comando ucraini attaccati, un corridoio in creazione tra la Russia e la penisola di Crimea", afferma Hautecouverture al Corriere della Sera. Quelli del presidente Putin sono "piani tattici che avanzano magari meno velocemente del previsto, ma che sono coerenti e purtroppo continuano a essere messi in atto. Non penso che allo stato attuale si debba avere paura di un Putin impazzito che scatena la terza guerra mondiale", asserisce.

Infine il politologo della Fondation pour la Recherche Strategique parla della teoria secondo la quale Putin potrebbe pensare di passare all'uso di armi nucleari di bassa intensità "per ottenere effetti operativi militari diventati fuori portata con le armi convenzionali". " È uno scenario non impossibile - conclude - ma lo definirei poco probabile. Questa teoria è molto discussa anche negli Stati Uniti durante la presidenza Trump, ma per il momento non è entrata nella dottrina nucleare della Russia".