Canada, Justin Trudeau revoca l'Emergencies Act: "Leggi e statuti esistenti sono sufficienti"

Critiche al primo ministro del Canada, Justin Trudeau, per essere arrivato a richiamare l'Emergencies Act, mai utilizzato prima

Il premier canadese Justin Trudeau ha revocato l'Emergencies Act invocato dai liberali la scorsa settimana. Un solo giorno dopo essere stato approvato dal Parlamento e potenzialmente poche ore prima di essere messo a votazione al Senato. Trudeau ha commentato così la scelta: "Oggi, dopo un’attenta riflessione, siamo pronti a confermare che la situazione non è più un’emergenza. Pertanto, il governo federale porrà fine all’uso della legge sulle emergenze".

Emergencies Act, Trudeau: "Regole esistenti sono sufficienti"

"Siamo fiduciosi che le leggi e i regolamenti esistenti siano ora sufficienti per mantenere le persone al sicuro" aggiunge Trudeau che mercoledì 23 febbraio nel pomeriggio ha optato per questa direzione nove giorni dopo che il suo governo ha invocato l'Emergencies Act mai utilizzato prima. Il governo canadese in particolare ha richiesto che venisse votata la legge per non dare un seguito alle proteste scoppiate in Canada e per porre fine a settimane di scontri e manifestazioni che hanno portato alla chiusura dei valichi di frontiera in tutto il paese. Ed hanno visto accampamenti di camion e auto private invadere le strade intorno a Parliament Hill.

Trudeau ha deciso di affidarsi alle forze dell'ordine aggiungendo che queste "continueranno a essere presenti per proteggere le nostre strade e i quartieri all'interno delle loro giurisdizioni". "Dobbiamo lavorare costantemente per difendere e migliorare la nostra democrazia in patria e nel mondo". Le organizzazioni per i diritti civili hanno presentato ricorso legale contro le misure federali di emergenza, accusando il governo di creare un "precedente pericoloso" invocando la legge.

La Canadian Civil Liberties Association ha accolto con favore la decisione del governo di revocare le misure, descrivendo la mossa però, come "in ritardo". Una portavoce del CCL ha affermato: "Continuiamo a credere che sia importante che i tribunali commentino la soglia legale e le questioni costituzionali in modo da guidare le azioni dei futuri governi. Anche se gli ordini non sono più in vigore, ai canadesi viene lasciato il precedente che le azioni del governo hanno stabilito".

Numerosi senatori inoltre hanno criticato la scelta di Trudeau di invocare l'Emergencies Act. Il senatore Scott Tannas, leader del Canadian Senators Group (CSG) ha dichiarato che la legge "non fa altro che dividere i canadesi e lo farà in numero crescente ogni giorno, ogni ora in cui verrà applicata".

Trudeau ha affermato: "Sarà importante ottenere una comprensione più completa di ciò che ha dato origine a questo tipo di disprezzo delle leggi e minaccia alla nostra democrazia". Intanto pare che il governo abbia già preso misure forti contro i manifestanti andando a prendere di mira denaro e conti bancari dei suddetti. Critici e leader dell'opposizione hanno criticato queste misure.