Ucraina, il caso del tweet (cancellato) di Borrell "Per Russia niente più shopping a Milano e feste a Saint-Tropez"

Un tweet - poi subito cancellato - dell'Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri Josep Borrell sulle sanzioni alla Russia ha scatenato le furie della Lega.

Un tweet sulle sanzioni alla Russia dell’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Josep Borrell, poi rimosso, fa nascere il caso. Ieri sera, 22 febbraio, nel giorno in cui l’Unione europea ha annunciato il primo pacchetto di sanzioni contro la Russia, Borrell ha scritto una serie di post in cui ha spiegato gli interventi europei per contrastare la crisi ucraina. Oltre alle misure decise dai 27 Paesi sui settori "politici, militari, commerciali e dei media". In uno di questi tweet, il capo della politica estera Ue ha usato però un tono alquanto ironico che non è piaciuto a tutti.

Tweet di Borrell, la Lega chiede chiarimenti

Dopodiché l'alto rappresentante è passato a postare una lista dal tono più ironico. Borrell riferendosi presumibilmente alle abitudini lussuose degli oligarchi russi, ora colpiti dalle sanzioni ha scritto. "Niente più shopping a Milano, feste a Saint Tropez, diamanti ad Anversa, questo è un primo passo. Siamo uniti". Il post che ha attirato critiche e commenti, e non propriamente in linea con la solita comunicazione istituzionale di Borrell, è poi stato cancellato, ma è ancora visibile nei commenti sotto al thread.

Presto fatto, ecco l'ira della Lega. In una nota l’europarlamentare della Lega e presidente gruppo ID, Marco Zanni si scaglia contro Borrell chiedendo chiarimenti: "Perché questa uscita sconsiderata e poi il passo indietro? Purtroppo non è la prima volta che, nei riguardi della questione russa ucraina, Borrell commette leggerezze e tutti quanti abbiamo ancora vivido il ricordo dell'umiliazione da lui subita a Mosca, maltrattato dal ministro Lavrov", spiega l'eurodeputato leghista che annuncia un'interrogazione della Lega sul caso: "Borrell si dimostri adeguato al suo ruolo o si faccia da parte: la questione Ucraina è purtroppo molto seria e delicata, l'Ue non può permettersi di affrontarla con imprudenza o passi falsi".

A stretto giro di posta arriva anche la replica di Matteo Salvini: "Per il capo della politica estera dell'Unione Europea, le sanzioni contro la Russia servono a bloccare lo shopping dei russi a Milano e i loro party a Saint Tropez… Siamo al ridicolo. O forse al tragico".