Green Pass, The Spectator parla dell'Italia: "Un'inutile tirannia sul popolo italiano"
Per il quotidiano inglese, la misura adottata dal governo e poi rafforzata a dicembre, non è servita ad invogliare la popolazione a vaccinarsi
Che cosa ne pensa la stampa estera della situazione covid in Italia? In un articolo dello Spectator uscito lunedì 20 febbraio e a firma di Nicholas Farrell viene fatto il punto, mettendo a paragone la situazione italiana con quella della Gran Bretagna. In particolare mentre quest'ultima ha visto un allentamento delle restrizioni Covid, l'Italia le ha rese ancora più dure. Uno su tutte l'obbligo di super green pass per gli over 50.
Farrell, The Spectator: "In Italia affermazioni false degli esperti"
Per The Spectator "la psicosi di massa acceca i suoi politici e le persone dalla verità. Nel Regno Unito, le false affermazioni dei consulenti scientifici del governo sulla necessità e sui vantaggi delle restrizioni sono state alla fine demolite in modo convincente e The Spectator ha svolto un ruolo significativo nel processo. E - come viene scritto - è giunto il momento che anche affermazioni false simili sui passaporti vaccinali vengano sfatate. E non c'è posto migliore come l'Italia da prendere sotto esame".
Come si legge sul quotidiano inglese, quando venne introdotto il Green Pass in Italia, si pensava che questo strumento potesse servire ad invogliare la gente a vaccinarsi vista l'impossibilità di condurre una vita senza. Di conseguenza questo avrebbe portato a ridurre drasticamente i casi covid. Ma, sottolinea il quotidiano inglese, non è successo niente di tutto questo. La morsa è diventata ancora più stretta. I non vaccinati sono stati presto banditi da quasi tutti gli spazi pubblici e dai trasporti pubblici, e persino dal lavoro, a meno che non avessero avuto il Covid negli ultimi sei mesi, o aver fatto un tampone nelle ultime 48 ore. Accolto con enorme gioia dal governo di unità nazionale, guidato da Mario Draghi, il Green Pass "non è stato in realtà altro che un esercizio di inutile tirannia".
The Spectator: "Nonostante fallimento, introdotto Super Green Pass"
The Spectator incalza e afferma che nonostante il fallimento del green pass, a dicembre è stata introdotto una sua versione rafforzata, il super green pass, che ha reso "il regime ancora più tirannico". Questo strumento ha di fatto reso il vaccino obbligatorio per tutti sui mezzi pubblici, e in molti spazi pubblici come ristoranti e bar, nei saloni di bellezza e negli stadi sportivi, a meno che non si abbia avuto il Covid negli ultimi sei mesi. Inutile anche il tampone. E con l'obbligo del vaccino per gli over 50, 500.000 italiani non vaccinati che lavorano rischiano la sospensione e di restare senza stipendio, a meno che non gettino la spugna e facciano il vaccino.
The Spectator sottolinea come né Draghi, né la stampa "supina" italiana ammetterà mai che il green pass è stato un fallimento dopo averlo strombazzato come un successo al momento del suo rilascio. Oggi sia in Italia che in Gran Bretagna ci sono più o meno lo stesso numero di vaccinati. Come dimostra l'esempio degli inglesi, la maggior parte della popolazione ha scelto di sua spontanea volontà di vaccinarsi, senza nessuno strumento. Insistendo sul fallimento del Green Pass, che come scrive Farrell, "se avesse funzionato, i tassi di infezione sarebbero stati più bassi". Invece dal rilascio di Omicron, Italia e Gran Bretagna hanno avuto lo stesso numero di infezioni da Covid, con quest'ultima che non si è dotata di un certificato per obbligare le persone.
Per aggiungere la beffa al danno, anche l'Italia ha avuto molti più decessi per Covid rispetto alla Gran Bretagna dal 1° dicembre. In Italia, dal 1° dicembre, ci sono stati 18.000 morti per Covid, rispetto ai 15.000 morti per Covid in Gran Bretagna. Questa è un'enorme differenza. Eppure i politici, i giornalisti e la maggior parte degli stessi italiani continuano a credere che il Green pass, ora trasformato in Super Green Pass, sia l'unica soluzione.
The Spectator pone l'accento su alcune dichiarazioni di Walter Ricciardi
The Spectator continua affermando che l'Italia non ha un Primo Ministro eletto dal 2011. Tuttavia non è la natura antidemocratica dei governi italiani a spingere per certe soluzioni, quanto "la natura dittatoriale degli stessi italiani".
Settimana scorsa, Walter Ricciardi è stato interrogato sul perché fosse necessario il green pass quando paesi come la Gran Bretagna e la Spagna non ne usufruiscono ed hanno avuto una mortalità inferiore. Il Prof Ricciardi che ha accusato l'intervistatore di fare affermazioni "prive di ogni fondamento scientifico" ha ribattuto che se l'Inghilterra calcolasse i decessi come lo facciamo noi, ne avrebbe il doppio. Un'affermazione falsa, secondo The Spectator, in quanto la Gran Bretagna richiede solo che il defunto sia risultato positivo negli ultimi 28 giorni della sua vita, mentre in Italia non basta che sia stato positivo al Covid per considerare la morta dovuta al Covid.
Ricciardi ha continuato dicendo che gli inglesi non hanno imparato dall'Italia, e di conseguenza i "numeri di morti e casi" dell'Inghilterra sono "enormemente maggiori dei nostri". Una bufala. Poi ha concluso dicendo che il SSN è così cattivo che per un intervento chirurgico all'anca serve "un'attesa di dieci anni". Questo, almeno, è forse vero, conclude Farrell.