Covid, tutta l'Europa in zona rossa: Italia e Spagna resistono
Il Covid continua a circolare indisturbato in Europa e torna l'incubo della zona rossa. Ma tra paura ed allarmismo si alzano anche le voci degli ottimisti, che vedono nella variante Omicron la fine della pandemia
Era già previsto che il Covid diventasse un grosso problema per tutta l'Europa, ma adesso la previsione è realtà. Tutti i Paesi dell'Unione europea sono sprofondati nuovamente in zona rossa. Gli unici due Stati ancora in Giallo sono Italia e Spagna, che reagiscono bene alla quarta ondata.
Covid, l'Europa è in zona rossa
Pochi vaccinati e troppi morti nell'est Europa hanno fatto scattare lockdown in tante Nazioni. Il rammarico della Germania che si pente di non aver agito come noi sulla gestione della pandemia ed ora ha istituito un lockdown per non vaccinati ed ha le terapie intensive al collasso in alcune regioni. L'Austria, che tanto volevamo imitare, ma che adesso sta sprofondando anche in una crisi politica oltre che sanitaria. I Paesi Bassi che tra lockdown e terapie intensive al collasso sono costretti a mandare i propri pazienti in altri Stati per alleggerire gli ospedali. Detta così, la situazione sembra una catastrofe, degna di un film apocalittico. Ma purtroppo è la perfetta fotografia della maggior parte dell'Europa, che non è riuscita a gestire la quarta ondata di Covid-19 ed ora si ritrova tutta in zona rossa secondo i parametri del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Ci sono però due Paesi che ancora resistono: Italia e Spagna. Oltre ad eccellere nello sport quest'estate, siamo stati in grado di eccellere anche nella gestione della pandemia, vaccinando a tappeto ed introducendo in tempo le restrizioni necessarie per evitare eccessive chiusure.
Italia e Spagna ultimi baluardi nella lotta al Covid
Se comunque l'Italia e la Spagna sono messe meglio rispetto alle altre Nazioni, non è detto che si debba festeggiare o abbassare la guardia. L'Italia a livello Europeo risulta gialla perché vi sono 7 regioni, secondo l'Ecdc, che sono gialle; queste sono: Piemonte, Toscana, Umbria, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna. Il resto del nostro "Bel Paese" è valutato rosso dall'Ecdc. Eccezione fatta per Friuli Venezia-Giulia, Valle d'Aosta ed Alto Adige che sono rosso scuro. Nessuna delle nostre regioni è nella fascia di rischio più bassa, ossia quella verde. La Spagna invece resiste grazie all'Estremadura, che è in giallo.
Variante Omicron, potrebbe essere l'inizio della convivenza tra uomo e Covid
Questi colori che determinano le fasce di rischio in Europa, sono stati decisi dopo il proliferarsi della variante Omicron, che registra già 352 casi positivi in 27 Paesi del nostro continente. Molti temono la variante Omicron perché si pensa che sia potenziata al punto tale da "bucare" i vaccini e renderli inefficaci contro di essa. Al momento però non si hanno evidenze scientifiche perché gli studi sulla nuova variante non sono ancora maturi e, come dicono gli esperti, ci vorrà un altro po' di tempo per capirci di più. Se molti sono allarmati e corrono ai ripari, perché prevenire è meglio che curare, c'è chi invece è ottimista e vede la luce in fondo al tunnel. Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), ha dichiarato ai microfoni dell'Adnkronos che la variante Omicron "potrebbe anche segnare la fine della paura pandemica. Se la nuova variante si confermasse davvero più trasmissibile, ma meno aggressiva, potrebbe essere l'adattamento di Sars-CoV-2 che aspettavamo". Questo implicherebbe l'inizio della fase di convivenza tra essere umano e virus.