Cop26: accordo sul carbone raggiunto, ma c'è molta delusione a Glasgow
L'India tiene in ballo la Cop26 ma si riesce a prendere un accordo sul carbone. Troppi stati sono delusi dal testo finale, ma resta in alcuni punti molto ambizioso
Si è raggiunto un accordo sul carbone alla conferenza Cop26 tenuta a Glasgow. Molti Stati non hanno nascosto la loro delusione. Delusa anche l'attivista Greta Thunberg che aveva preannunciato un "Bla,bla,bla". L'India è risultata essere Border line riguardo la riduzione del carbone ed ha chiesto di giocare a ribasso.
L'India ha giocato a ribasso sul carbone facendo quasi saltare l'accordo della Cop26 a Glasgow
È terminata con molte polemiche la conferenza Cop26 sul clima tenutasi le scorse settimane a Glasgow. Dopo 3 bozze si è riusciti ad arrivare ad un accordo definitivo. A tenere in ballo tutti gli Stati è stata l'India. Lo stato asiatico ha infatti giocato a ribasso per quanto riguarda i sussidi alle fonti fossili e le decisioni sul carbone. L'insistenza indiana riguarda una dicitura nel testo finale che indica l'eliminazione graduale del ricorso all'energia derivante dallo sfruttamento del carbone. Il ministro dell'Ambiente indiano, Bhupender Yadav, ha insistito affinché si eliminasse tale dicitura e si sostituisse con l'espressione "ridurre gradualmente". Per motivare tale decisione, il ministro indiano ha dichiarato che "non è compito dell'Onu dare prescrizioni sulle fonti energetiche. I Paesi in via di sviluppo come l'India vogliono avere la loro equa quota di carbon budget e vogliono continuare il loro uso responsabile dei combustibili fossili".
I punti principali dell'accordo di Glasgow al termine della Cop26
Il testo finale, quindi, aggiorna quello della conferenza di Parigi del 2015 ed ha la pretesa di essere più ambizioso. I punti principali del documento, in sintesi, prevedono: l'impegno a tenere il riscaldamento globale sotto 1,5 gradi dai livelli pre-industriali; un taglio del 45% delle emissioni di CO2 rispetto al 2010; la diminuzione delle centrali di carbone non abbattuto e gli investimenti nei combustibili fossili non efficienti; l'impegno da parte degli Stati ad aggiornare i piani di decarbonizzazione entro il 2022, così da raggiungere più in fretta gli obiettivi previsti per il 2030.
Le lacrime di Alok Sharma rappresentano la delusione di tanti Stati
Molte Nazioni sono rimaste deluse da questo accordo, ritenendolo quasi un nulla di fatto. Non ha nascosto le lacrime il Presidente della conferenza e parlamentare inglese Alok Sharma dopo aver approvato l'emendamento proposto dall'India. Sharma, nel discorso conclusivo, ha annunciato che a Glasgow è stata fatta la storia e che nonostante sia forte la delusione anche da parte sua, andare incontro all'India è stato fondamentale per raggiungere un accordo e proteggere questo pacchetto di impegni.
I commenti di leader ed attivisti sull'accordo preso al termine della Cop26
Per molti, l'accordo preso a Glasgow è un boccone amaro da ingoiare. I commenti sono tanti, dagli attivisti ai leader mondiali. Grata Thunberg si è espressa con tweet in cui ha detto che il suo preannunciato "Bla, bla, bla" è diventato ancora una volta realtà, ma lei e tutti gli attivisti non si fermeranno mai nella lotta al Climate Change. Anche la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, si è espressa in merito alla vicenda con queste parole: "Manteniamo intatta la nostra ambizione nelle ultime ore della Cop26. È la nostra occasione di scrivere la storia. Ancora di più, è nostro dovere agire ora. Abbiamo bisogno di impegni coraggiosi per importanti tagli alle emissioni in questo decennio e verso la neutralità climatica nel 2050". Decisamente più critico invece è stato Antonio Guterres, Segretario Generale dell'ONU. Guterres ha sottolineato l'importanza del compromesso, chiarendo che "riflette gli interessi, le condizioni, le contraddizioni e lo stato della volontà politica nel mondo oggi". La critica del Segretario Generale sta nel fatto che alcuni stati non hanno voluto anteporre il benessere collettivo alle proprie ambizioni.