Cop26, trovato accordo sulla deforestazione: stop previsto entro il 2030
I leader mondiali riuniti alla conferenza Cop26 di Glasgow sono giunti a uno storico accordo per porre fine alla deforestazione entro il 2030.
Primo storico accordo sullo stop alla deforestazione raggiunto alla conferenza delle Nazioni Unite Cop26. Nella serata di lunedì i leader mondiali hanno infatti trovato un'intesa per porre fine al disboscamento delle foreste globali entro il 2030, attraverso investimenti di fondi pubblici e privati per 19,2 miliardi di dollari. Si tratta del primo accordo di una certa rilevanza raggiunto dalla conferenza di Glasgow, dato che i cento paesi firmatari del documento rappresentano nel loro insieme circa l'85% delle foreste mondiali.
Cop26, accordo per stop alla deforestazione entro il 2030
Stando a quanto è emerso dal summit, i paesi firmatari hanno posto come obiettivo lo stanziamento di 12 miliardi di dollari per la promozione di politiche attive in contrasto al fenomeno della deforestazione. Una cifra a cui verranno poi aggiunti altri 7 miliardi di dollari da parte di società private. Degli oltre 19 miliardi dell'accordo che verranno stanziati inoltre, 1,7 saranno dedicati in via esclusiva al sostegno delle popolazioni indigene, da sempre tra le maggiori vittime del disboscamento.
Pur essendo di portata storica, l'intesa non ha pienamente convinto gli ambientalisti, che hanno espresso scetticismo in merito alla sua natura non vincolante e alla mancanza di eventuali sanzioni per i paesi che non lo rispetteranno. In passato infatti erano già stati tentati accordi di questo tipo - nel 2014 e nel 2017 - che però non erano mai andati a buon fine proprio per la mancanza di mezzi coercitivi atti a farli rispettare. Da deforestazione contribuisce inoltre all'aumento dell'effetto serra, dato che con l'abbattimento degli alberi viene a mancare il principale veicolo di assorbimento dell'anidride carbonica.
Cop26, il commento di Boris Johnson sull'accordo
La notizia dell'intesa per lo stop alla deforestazione era stata divulgata in anteprima dalla Bbc già nella serata di ieri, anticipando anche alcune dichiarazioni che il primo ministro britannico Boris Johnson terrà durante la chiusura della Cop26. Il premier parlerà infatti di "accordo fondamentale per proteggere e ripristinare le foreste della Terra" definendo inoltre le foreste mondiali delle "cattedrali della natura, sono i polmoni del nostro pianeta".
Tra i paesi firmatari del documento finale troviamo Italia, Canada, Brasile, Russia, Cina, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo, Stati Uniti e Regno Unito, che assieme rappresentano circa l'85% delle foreste globali. Un deciso cambio di passo soprattutto per stati con un grande patrimonio naturale come il Brasile, dove negli ultimi anni il disboscamento della foresta amazzonica ha subito una netta impennata grazie alle controverse politiche del presidente Jair Bolsonaro.