Afghanistan, talebani uccidono e poi impiccano in piazza quattro rapitori
Le quattro persone avevano rapito un cambiavalute e suo figlio. Sono state uccise e i loro corpi sono stati legati e impiccati in diverse zone della città
I talebani hanno ucciso quattro rapitori e hanno appeso i loro corpi in diverse piazze pubbliche nella città occidentale afghana di Herat. Le quattro persone avevano rapito un cambiavalute e suo figlio nel quinto distretto della città e li avevano condotti in una zona vicina. I rapinatori sono stati uccisi in uno scontro con le forze talebane questa mattina e successivamente i loro corpi sono stati legati e impiccati in diverse zone della città, come ha spiegato un funzionario del governo locale che ha preferito restare anonimo. Punizioni brutali come l'impiccagione, la lapidazione e le frustate erano sanzioni comuni durante il primo governo talebano nel 1996-2001.
Afghanistan, talebani uccidono e poi impiccano in piazza quattro rapitori
Dopo che quattro persone hanno rapinato un cambiavalute e il figlio, i servizi segreti talebani hanno fatto partire una caccia all'uomo che si è conclusa in pochissimo tempo. Quando le forze di sicurezza sono arrivate nella zona e hanno cercato di soccorrere gli ostaggi, i sequestratori hanno aperto il fuoco. I talebani hanno risposto uccidendo i quattro rapinatori.
"Nello scontro i quattro rapitori sono stati uccisi sul posto in pochi minuti", ha spiegato la fonte aggiungendo che tra i talebani non ci sono state vittime. Illesi anche i due ostaggi. I corpi dei rapitori sono stati poi appesi in pubblico davanti a migliaia di persone.
"Chiunque compia un rapimento subirà lo stesso destino", si legge sul cartello posizionato sul petto di una di queste persone. Nelle immagini mostrate sui social, l'uomo appare appeso a una gru in una delle principali rotonde della città, e pieno di sangue.
È la prima volta che i talebani appendono pubblicamente i corpi di sospetti criminali dal 15 agosto, quando hanno preso il pieno controllo del Paese. Punizioni brutali come l'impiccagione, la lapidazione e le frustate erano sanzioni comuni durante il primo governo talebano nel 1996-2001. Durante quel periodo, gli islamisti radicali hanno appeso corpi di criminali in pubblico, quasi quotidianamente, a Kabul e in altre province del Paese. Le esecuzioni arrivano un giorno dopo che il governo talebano ha negato di aver deciso il ripristino delle pene estreme.