Hong Kong, blitz alla sede del quotidiano pro-democrazia Apple Daily: 5 gli arresti

Le forze dell'ordine hanno arrestato 5 dirigenti del tabloid di Hong Kong. La polizia parla di "complotto" ai danni dello Stato

Nella giornata di giovedì 17 giugno la polizia di Hong Kong ha effettuato un blitz al quotidiano pro-democrazia Apple Daily dove ha arrestato 5 dirigenti. Tra di loro anche il caporedattore del giornale, Ryan Law. I conti bancari della testata sono stati congelati e i lettori hanno ricevuto un ammonimento a non condividere online alcuni degli ultimi articoli pubblicati.

Hong Kong, il quotidiano pro-democratico messo a tacere dalla polizia

È il caos nella mattina di giovedì 17 giugno quando qualche centinaio di poliziotti entra con forza nella sede di Next Digital, la multinazionale che possiede Apple Daily. Valigette scaraventate per terra, i computer dei giornalisti sotto osservazione. Stando ad alcune foto dei reporter presenti sulla scena pubblicate su Instagram, le forze dell'ordine di Hong Kong avrebbero creato scompiglio nella redazione e sottoposto i dipendenti a perquisizioni e controlli. La polizia si difende dichiarando che il mandato di perquisizione li autorizzava a "cercare e sequestrare materiali giornalistici". L' accusa contro i 5 arrestati è di "collusione con un paese straniero o con elementi esterni finalizzata a mettere in pericolo la sicurezza nazionale". Secondo quanto dichiarato dalla polizia, il blitz segue un' investigazione contro l'Apple Daily nella quale le forze dell'ordine avrebbero trovato oltre 30 articoli che incitano potenze straniere a imporre sanzioni contro la Cina e Hong Kong

Arresti a Hong Kong, Li Kwai-wah: "non attirate sospetti"

La retata alla sede dell'Apple Daily è finora l'utilizzo più aggressivo contro la libertà di stampa applicato nel nome della legge sulla sicurezza nazionale, la normativa emessa da Pechino per controllare sovversioni e dissidenza nell'ex colonia britannica. Non è ancora chiaro quali conseguenze pratiche avrà il blitz nel limitare la libertà di stampa della testata in futuro, ma i lettori sono stati caldamente intimati a non condividere contenuti dell'Apple Daily ritenuti sovversivi. La polizia di Hong Kong parla di "complotto" ai danni dello Stato, e ha dichiarato che l'imputabilità dei giornalisti è innegabile: "Non c'è nessuna possibilità di sottrarsi alla responsabilità per i contenuti degli articoli, per il loro stile e i loro principi guida", ha dichiarato il sovrintendente del dipartimento di Sicurezza Nazionale Li Kwai-wah. Li ha inoltre invitato il pubblico a non commettere lo stesso errore dell'Apple Daily "In qualità di membro delle forze dell'ordine, vi consiglio di non attirare sospetti".

Non è la prima volta che l'Apple Daily cade nel mirino delle forze dell'ordine di Hong Kong. Il suo fondatore, il plurimilionario Jimmy Lai, sta scontando una sentenza per assembramento illegale Era stato arrestato il 10 agosto 2020. Il blitz al quotidiano però, demarca un ulteriore stretta della morsa di Pechino nei confronti dei media considerati sovversivi. Tramite la legge sulla sicurezza nazionale, le forze dell'ordine possono infatti contestare contenuti giornalistici ritenuti pericolosi per l'interesse nazionale del continente. Da quando la legge è entrata in vigore, la polizia ha arrestato 112 persone coinvolte in investigazioni per la sicurezza nazionale. Di queste, 57 sono state ufficialmente accusate.