Black Lives Matter: al via il processo all'agente che uccise Floyd
Derek Chauvill è accusato di omicidio di secondo grado e omicidio colposo. Minneapolis è blindata: si temono scontri.
Al via il processo per Derek Chauvin, l’agente di polizia accusato di avere provocato la morte di George Floyd, scatenando la giusta protesta della comunità afroamericana e l’esplosione del fenomeno “Black Lives Matter”. In una Minneapolis blindata, come riportato dalla Cnbc news, l’ex agente dovrà rispondere dell’accusa di omicidio di secondo grado e colposo, per la morte di Floyd causata da 9 minuti di pressione sulla vittima con il ginocchio. L’uomo, che era stato rilasciato su cauzione, si presenterà davanti alla giuria alle 18 locali (le 15 in Italia).
La morte di Floyd ha messo a nudo ferite razziali già dolorose negli Stati Uniti e il suo grido di dolore, 'I can't breath', ha scatenato mesi di proteste a volte violente contro il razzismo e la brutalità della polizia, sia negli Stati Uniti che all'estero. Gli avvocati di entrambe le parti affrontano il difficile compito di trovare giurati che non abbiano già preso una decisione sulla colpevolezza di Chauvin. Il processo dovrebbe durare tre settimane e i dibattimenti finali dovrebbero iniziare il 29 marzo.
Diversi manifestanti sono da ieri davanti al tribunale, molti sostengono cartelli del movimento "Black Lives Matter" e chiedono "giustizia per George Floyd". Gli edifici governativi che si trovano in centro sono stati tutti recintati. Alcuni negozi sono chiusi o hanno le serrande abbassate. Le autorità dicono che si stanno preparando per qualunque sentenze, i con piani per la sicurezza che coinvolgono FBI, polizia dello stato del Minnesota, il dipartimento di polizia di St. Paul e la Guardia nazionale del Minnesota. Il comune di Minneapolis e la contea di Hennepin hanno previsto di spendere almeno 1 milione di dollari per installare recinzioni e altre forme di protezione barricate durante il processo.