Stellantis riporta gli operai in Italia dalla Serbia, i lavoratori di Cassino verso Mirafiori per produrre 100mila Fiat 500 ibride
Operai Stellantis dello stabilimento di Cassino stanno tornando in Italia dalla Serbia, ma andranno a Mirafiori, per supportare la produzione della 500 ibrida
Alcuni lavoratori di Stellantis hanno richiesto di tornare in Italia dalla Serbia, dove erano stati mandati per lavorare alla Grande Panda: saranno ricollocati a Mirafiori per supportare la produzione della 500 ibrida.
Operai Fiat dalla Serbia a Mirafiori, pronti per supportare la produzione delle 500 ibride
Stellantis avrebbe accettato di trasferire alcuni operai inviati in Serbia dallo stabilimento di Cassino, in Italia. Non torneranno però a lavorare nella fabbrica in provincia di Frosinone, ma andranno invece a Torino. Fiat ha infatti bisogno di supporto per la produzione, nell’impianto piemontese, della nuova 500 ibrida.
In origine, questi operai erano stati mandati nella fabbrica Stellantis di Kragujevac, appunto in Serbia, per aiutare i lavoratori locali nell’assemblaggio della Grande Panda. Il modello, che ha avuto un buon successo al lancio, ha ricevuto più richieste di quanto gli operai serbi da soli riuscissero a soddisfare. Per questo Stellantis ha proposto contratti ricchi, inclusivi di alloggio, ad alcuni operai italiani in cassa integrazione.
Ora è il turno di Mirafiori, identificato da Stellantis nel Piano Italia come fondamentale per il rilancio nazionale. Al centro di questa strategia c’è la 500 ibrida, di cui lo stabilimento torinese dovrebbe produrre 100.000 unità all’anno. Tra novembre e dicembre ne sono state prodotte le prime 6.000 unità.
Sarebbero diversi gli operai in cassa integrazione in vari stabilimenti del Sud Italia, come Cassino, ma anche Termoli, disposti alla trasferta a Torino pur di ricominciare a fare il proprio lavoro per Stellantis.
Nel frattempo la produzione della Grande Panda in Serbia è entrata a regime e lo stabilimento di Kragujevac si sta preparando ad avviare un’altra linea, quella della Citroën e-C3. Il modello della casa francese dovrebbe uscire dalla fabbrica serba in misura di 40.000 unità all’anno, una volta che anche questa linea sarà a regime. Nel frattempo Stellantis attende le decisioni definitive dell’Ue sui limiti alle emissioni del 2035.