I gelati Magnum sbarcano in Borsa con un debutto da 7.8 miliardi di euro
Lo spin off di Unilever quotato ad Amsterdam, Londra e New York
La scissione era nell’aria da oltre un anno, ma da oggi prende forma definitiva sui listini. The Magnum Ice Cream Company (Tmicc), la nuova casa globale dei gelati un tempo sotto il cappello Unilever, ha fatto il suo ingresso in Borsa ad Amsterdam, Londra e New York inaugurando una stagione nuova per uno dei business più iconici del gruppo anglo-olandese. Un debutto che promette di ridisegnare gli equilibri del settore e che segna uno dei spin-off più attesi del 2025. Il distacco non è stato improvviso. Unilever lavorava da tempo all’idea di separarsi da un’attività che, per struttura industriale e esigenze logistiche, conviveva sempre più a fatica con il resto del portafoglio. La catena del freddo, fulcro della business unit dei gelati, mal si sposava con la logica dei prodotti per la cura della persona o della casa. Così il gruppo ha scelto di snellire la propria architettura e concentrarsi su quattro pilastri ben definiti. Tmicc ha aperto la seduta ad Amsterdam a 12,2 euro per azione, leggermente sotto il riferimento fissato a 12,8 euro, per una valutazione di 7,8 miliardi di euro. Un avvio in sordina per quella che oggi è la più grande azienda indipendente di gelati al mondo, forte di marchi come Magnum, Ben & Jerry’s, Cornetto, Algida/Heartbrand e di una presenza capillare che abbraccia 80 Paesi. Il mercato, tuttavia, guarda con favore a una realtà che ora può concentrarsi esclusivamente sul proprio core business. Ed è esattamente questo l’obiettivo del management. Lo spin-off non nasce da una promessa, ma da numeri già solidi. Nel 2024 Tmicc ha generato 7,9 miliardi di euro, controlla 4 dei 5 principali marchi mondiali, gestisce una flotta di 3 milioni di congelatori e vanta una quota di mercato retail del 21% su un settore che vale 75 miliardi di euro e cresce del 3-4% l’anno. La forza del gruppo sta soprattutto nella capacità di declinare gusti e formati su scala locale.