Smart Bank, l'ex Banca del Sud muove l'interesse di Buffetti, società con un fatturato di €90 milioni parte di Dylon Italia

Il 28 novembre i soci di Cirdan Group dovranno decidere se accettare la proposta della controllata di Dylon Italia, la vendita resta però vincolata all’esito della disputa legale ancora in corso tra Banca d’Italia e i soci ed ex vertici di Smart Bank

Smart Bank, l’istituto digitale commissariato dalla Banca d’Italia nel dicembre del 2023 è in attesa dell’assemblea di Cirdan, il gruppo che controlla l’ex Banca del Sud e messo - a sua volta - in amministrazione straordinaria da Via Nazionale. L’assemblea si terrà il 28 Novembre e i soci dell’istituto si ritrovano davanti a un bivio: dovranno infatti decidere se accettare le offerte ricevute per la challenger bank o se provare a rilanciarla con un aumento di capitale. Buffetti, la società con un fatturato di 90 milioni, parte di Dylon Italia ( gruppo di proprietà dell’imprenditore Rinaldo Ocleppo e con oltre 250 milioni di ricavi) è tra i principali pretendenti.

Pur essendo specializzata in software gestionali, Dylon Italia ha un business diversificato che include anche prodotti di cancelleria. La società offre inoltre servizi di incasso e pagamento tramite Buffetti Finance. E’ proprio in questo quadro che si inserisce l’interesse per Smart Bank, che in quanto istituto digitale porterebbe delle  competenze che consentirebbero a Dylon di rafforzarsi ulteriormente nel settore fintech.

Il bivio per Smart Bank

I soci di Cirdan Group saranno chiamati il 28 Novembre a decidere se accettare o meno la proposta di Buffetti, oppure se preferire le proposte arrivate dagli altri pretendenti. Al momento,  per quanto riguarda Buffetti, la cifra offerta non sembra convincere del tutto i soci e per tale motivo l’assemblea del 28 novembre potrebbe essere solo interlocutoria. 

I commissari Enrico Ajello e Andrea Guaccero intendono accelerare il dossier, dato che Smart Bank è in amministrazione straordinaria da quasi due anni. L’alternativa alla cessione, cioè una ricapitalizzazione, potrebbe comunque non soddisfare Bankitalia, che mantiene alta l’attenzione sulla challenger bank napoletana a causa di criticità nella governance e nei processi interni.

Il freno dello scontro legale Banca Italia-ex vertici Smart Bank

La vendita è inoltre condizionata all’esito della disputa legale ancora in corso tra Banca d’Italia e i soci ed ex vertici di Smart Bank. I legali di Antonio De Negri, Bianca Maria Sole De Negri, Benedetta Arese Lucini, Roberta Benedetti Del Rio e del presidente Carlo Alberto Carnevale Maffè hanno presentato un’istanza di revocazione contro la sentenza del 20 maggio del Consiglio di Stato, che aveva confermato la legittimità del commissariamento disposto da Bankitalia.Davanti a un’altra sezione del Consiglio di Stato, i ricorrenti sosterranno che la precedente decisione non ha tenuto conto di elementi e documenti ritenuti da loro determinanti e che, se valutati, avrebbero potuto condurre a un esito diverso. In questo clima di incertezza, lo scontro giudiziario contribuisce a rallentare la vendita di Smart Bank e potrebbe aver indotto i potenziali acquirenti a formulare offerte più basse. È probabile, inoltre, che gli interessati subordinino l’operazione al rigetto dell’istanza di revocazione. Tuttavia, i tempi del Consiglio di Stato non sembrano comunque compatibili con le esigenze del mercato, poiché la prima udienza è attesa non prima di gennaio o febbraio.